Caccia, la stretta del ministro Costa
Fermare la caccia la domenica. È quello che chiede il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, alle Regioni, dopo l’incidente di ieri in Liguria, nel quale ha perso la vita un ragazzo di 19 anni, impallinato perché scambiato per un cinghiale.
Costa ha chiesto alle Regioni di cambiare il calendario venatorio da subito, annunciano nel contempo un’iniziativa in Parlamento perché venga modificata la legge quadro sulla caccia.
Costa ha invocato anche il pugno di ferro contro chi non rispetta le regole: «Contro il bracconaggio massima severità. Nel contratto di Governo, peraltro, c’è scritto questo incremento di aggressività verso il bracconiere, colui che è fuori legge. Per la caccia il discorso nel contratto di Governo non è previsto. Le organizzazioni che gestiscono sul territorio la caccia devono, secondo me, incominciare a guardare con un occhio diverso al territorio che loro gestiscono. A come si gestisce il tesserino, come si gestisce l’accesso al territorio libero del cacciatore, rispetto al medesimo accesso libero del cittadino che vuole andare a castagne piuttosto che a funghi».
LE REAZIONI
«Un suggerimento non richiesto al ministro Costa: faccia un decreto che diventi immediatamente esecutivo, le ragioni d’urgenza mi pare non manchino. Da parte mia posso garantire che la Regione Piemonte non farà ricorso di costituzionalità». Così il governatore piemontese, Sergio Chiamparino, commenta le dichiarazioni del ministro.
«Anche perché durante la discussione della nostra legge sulla caccia - aggiunge Chiamparino -, questo è stato il punto su cui le opposizioni di destra hanno fatto ostruzionismo, obbligandoci, per salvare il resto della legge, ad accettare il compromesso, e ricordo che alla testa delle manifestazioni c’erano fra numerosi parlamentari della destra, l’attuale capogruppo della Lega a Montecitorio Riccardo Molinari. Abbiamo salvato le domeniche di settembre, rinunciando alle altre, perché era l’unico modo per far approvare la legge che contiene notevoli punti innovativi per la tutela della fauna selvatica e per la regolamentazione della caccia».
«Ieri si è verificato un episodio drammatico. Bisogna cercare di essere più attenti, ma la caccia fa parte della nostra cultura e non credo possa essere eliminata». Così il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, a chi gli chiedeva se fosse d’accordo con la proposta del ministro per l’Ambiente Sergio Costa di eliminare le domeniche dal calendario venatorio dopo l’incidente in cui ha perso la vita il giovane Nathan Labolani.