Svenduto l'albergo Dolomiti All'asta per 180mila euro
Qualcosa si muove anche a Vaneze. Mercoledì della scorsa settimana nell’ufficio del giudice delegato presso il Tribunale di Padova è stato venduto all’asta l’ex albergo Dolomiti. Lo hanno comprato due trentini per 180.000 euro. Una cifra decisamente bassa per un immobile di ben 3.160 metri quadrati dotato di 43 stanze per un totale di 85 posti letto. Vero che l’edificio è disabitato da almeno due decenni e che gli interni sono in parte ancora al grezzo, lasciati così dalla ristrutturazione iniziata e mai conclusa una quindicina di anni fa, ma a conti fatti il prezzo pagato è di meno di 57 euro a metro quadro. Una svendita.
Non a caso in tanti erano stati ingolositi, ben cinque cordate pronte a contendersi l’affare. Un gruppo alberghiero croato è stato escluso dalla gara perché non aveva tutta la documentazione in regola mentre tra i quattro rimasti in corsa c’era anche Giorgio Sembenotti, noto albergatore di Trento titolare dell’Hotel Everest. Tutti i concorrenti si sono presentati all’appuntamento con l’offerta minima ammessa: 100.000 euro. Un livello a cui si è arrivati al decimo tentativo, dopo nove aste andate deserte dal 2012 ad oggi.
La prima perizia di stima, fatta dopo la dichiarazione di fallimento della Dolomiti srl, attribuiva all’albergo un valore di 2,3 milioni, prezzo cautelativo che teneva conto delle difficili condizioni di contesto e della necessità comunque di spendere un bel po’ per completare la ristrutturazione. Sette anni dopo si chiude a quota 180.000, una cifra una dozzina di volte inferiore. I due acquirenti sono due commercianti trentini che in realtà non hanno alcuna intenzione di fare gli albergatori in prima persona, tanto che si sono già mossi per rivendere l’immobile cercando di mettere a segno un guadagno immediato.
Il fatto che il Dolomiti sia sul mercato è comunque una buona notizia per il Bondone perché significa che un minimo di prospettiva di rilancio c’è anche per Vaneze, dove da qualche anno è già stato fatto un grosso investimento da parte della famiglia Torboli che ha ristrutturato e rilanciato l’Hotel Monte Bondone. «È chiaro che tanto dipenderà dalla realizzazione o meno della funivia Trento-Vason, che dovrebbe fare tappa anche a Vaneze. Se si deciderà di farla anche gli edifici a destinazione alberghiera della zona acquisteranno valore» commenta Alberto Barbieri, storico albergatore di Vason.
L’albergo Dolomiti risale agli anni Cinquanta del secolo scorso ed inizialmente era una dependance del vicino Hotel Monte Bondone. Fu poi gestito da Pia Campestrini, finché l’albergatrice non si spostò sulla piazza di Trento aprendo un garnì. Ai primi anni duemila lo acquistò Barbara Castiglioni, imprenditrice veneta di Trebaseleghe che ne voleva fare una struttura per il turismo «sociale» studiata in particolare per i portatori di handicap. Tentativo fallito già durante la ristrutturazione, mai portata a termine.