Rilevatori del gas, la truffa è in agguato
Dopo aver attraversato il nostro territorio lo scorso anno, tornano a farsi vedere a Trento aziende che propongono kit per il rilevamento del gas a prezzi astronomici, rivolgendosi in particolare modo a persone anziane e sole. Nei giorni scorsi sono apparsi in alcuni palazzi del capoluogo, in particolare nei quartieri della circoscrizione di San Giuseppe-Santa Chiara, volantini che notificano ai residenti la visita di personale specializzato nella vendita e nell'installazione di apparecchiature di sicurezza domestica. Il problema del servizio è nel prezzo, dato che le società in questione, spesso con sede in altre regioni del Nord Italia, offrono prodotti del valore compreso tra i 15 ed i 20 euro ad un costo complessivo pari o superiore ai trecento euro, negando poi ai propri clienti la possibilità di esercitare il diritto di reso. I destinatari della vendita, come avviene spesso in questi casi, sono soprattutto gli anziani, che vengono indotti all'acquisto del prodotto attraverso sottintesi e giri di parole. Le strategie utilizzate sono diverse, ad iniziare dal lasciar credere che si tratti di un adeguamento indispensabile in corso in tutto il condominio, per arrivare a indicazioni più o meno veritiere sull'insicurezza degli alloggi privi di rilevatore.
Il metodo attuato da una di queste aziende, che spesso cambiano nome, rendendo così più difficile rintracciarle, ci è stato raccontato da Giovanni Stenico, testimone diretto dell'inganno perpetrato ai danni della madre. «La prima comunicazione avviene attraverso l'affissioni di volantini nel giroscale del condominio - spiega - a cui segue una visita a domicilio, in orario lavorativo (ovvero quando vi è più probabilità di trovare a casa unicamente persone anziane). La presentazione del prodotto, così come l'installazione, viene effettuato da un presunto tecnico specializzato, vestito con pettorina e cartellino di riconoscimento, mostrandosi in confidenza con l'ambiente millantando la vendita dell'apparecchio a tutti i condomini. Il pagamento viene richiesto immediatamente, mentre il prezzo finale viene comunicato unicamente a installazione conclusa».
La richiesta di rimborso effettuata poi attraverso i canali aziendali, a quanto narrato, non ha portato a nulla, e i presunti tecnici, una volta conclusa la compravendita, «non si fanno più vedere», ha concluso Stenico.
In caso di avvenuto raggiro, il consiglio è quello di segnalare il fatto alle forze dell'ordine e al Centro di ricerca e tutela dei consumatori di Trento (Crtcu), che fornisce indicazioni e supporto per l'eventuale recupero della somma spesa per pratica commerciale scorretta.