Gasolio nel torrente: a Rumo pompieri in azione per salvare Santa Giustina
L’odore inconfondibile di gasolio proveniva dall’acqua del ri da Glara, sul territorio del Comune di Rumo in Val di Non. L’allarme è stato lanciato nel primo pomeriggio di ieri da un gruppo di turisti impegnati in una camminata.
Subito sono intervenuti i vigili del fuoco volontari guidati dal comandante Nicola Torresani per contenere gli effetti dello sversamento e individuare il punto da cui provenivano gli idrocarburi che rischiavano di finire nel lago di Santa Giustina. Per questo è stato necessario allertare il corpo dei volontari di Cles con i salsicciotti che hanno frenato la corsa del gasolio ed i colleghi di Cagnò, che hanno operato lungo il torrente Pescara nel quale sfocia il ri da Glara.
L’inquinamento, come fortunatamente è stato accertato in breve tempo, era stato causato dal guasto di una cisterna interrata.
Per recuperare il materiale inquinante, sono saliti in Val di Non anche i pompieri del corpo permanente di Trento, che dispone di uno speciale materiale assorbente che ha l’aspetto del cotone. Le operazioni lungo il rio e il torrente sono state lunghe e impegnative, ma hanno consentito di evitare che il gasolio finisse nel grande bacino artificiale di Santa Giustina.
Le verifiche hanno portato ad individuare il punto dello sversamento, all’altezza della frazione di Marcena. Tutto era dovuto ad un foro nella cisterna interrata di una casa. Dal terreno gli idrocarburi sarebbero entrati in una tubatura per finire nel rio che scorre accanto al centro abitato. I permanenti hanno svuotato il grande contenitore di gasolio, versando la sostanza in un’altra cisterna portata appositamente dal capoluogo.
Grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco, fortunatamente lo sversamento ha avuto effetti tutto sommato contenuti anche sulla fauna ittica.