Bambina di due anni in fin di vita per un'infezione da streptococco
Un’infezione da streptococco ha ridotto in fin di vita una bambina di due anni che vive in Trentino. Ricoverata al S. Chiara per quella che inizialmente sembrava un’infezione non grave, le sue condizioni sono poi drammaticamente peggiorate nel giro di poche ore costringendo i sanitari ad un trasferimento d’urgenza a Verona dove la piccola è tutt’ora ricoverata in rianimazione pediatrica. I medici parlano di shock settico, causato da un’infezione del sangue, diffusa al punto da compromettere negativamente la funzionalità degli organi vitali. Sono ore decisive per la bambina, al fianco della quale, notte e giorno, pregano e sperano i suoi genitori.
Dai primi riscontri la bambina avrebbe contratto un’infezione da streptococco, ma ci vorrà ancora qualche ora per capire il tipo di streptococco che ha causato la sepsi.
La piccola era stata portata all’ospedale in una situazione che inizialmente non sembrava particolarmente critica. Febbre, malessere e dopo un primo consulto al Pronto soccorso era stata ricoverata nel reparto di pediatria dove i medici avevano iniziato gli accertamenti del caso e iniziato a trattarla per l’infezione in corso. Unico ausilio di cui aveva bisogno era un leggero aiuto per la respirazione. Era reattiva, cosciente e nulla faceva presagire che la situazione in poche ore sarebbe precipitata.
Nel pomeriggio di giovedì, invece, le sue condizioni hanno iniziato a peggiorare, la piccola è stata trasferita in Neonatologia per un controllo più stretto e poi, nella notte, è stato deciso il suo trasferimento in elicottero all’ospedale di Verona dove esiste una rianimazione pediatrica. La piccola, in seguito allo shock settico, ha avuto un arresto cardiaco. Poi il suo cuore ha ripreso a battere ma gli organi vitali sono rimasti in sofferenza. A Verona ora è monitorata dalle macchine 24 ore su 24. I medici parlano di situazione critica e purtroppo è impossibile al momento fare delle previsioni.
Ma cosa accade quando si scatena lo shock settico?
Va detto innazitutto che lo streptococco è un batterio piuttosto diffuso che può limitarsi a causare un banale mal di gola fino ad arrivare a conseguenze gravissime, come per la piccola bambina. Quando si innesca l’infezione vengono rilasciate delle tossine e queste si diffondono nel sangue, raggiungendo organi e tessuti. A quel punto la risposta del corpo può essere adeguata oppure eccessiva. In questo secondo caso il corpo risponde in maniera esagerata ed anomala ed è proprio lui a creare danni ai vari organi fino allo shock settico. Dallo studio di numerose analisi statistiche si evince che i pazienti più colpiti da shock settico sono indubbiamente i bambini piccoli e gli anziani, poiché il loro sistema immunitario, non perfettamente formato o indebolito, non è in grado di affrontare in modo efficiente le infezioni.
Ora si attende di capire anche che tipo di pneumococco che ha colpito la piccola in quanto la famiglia di questi batteri è molto grande. Il più importante è il Beta emolitico di gruppo A, responsabile di una delle patologie più frequenti in età pediatrica, come la faringo-tonsillite acuta. Fa parte della famiglia anche lo streptococcus pneumoniae o pneumoccocco, per il quale esiste il vaccino. Anche questo è un batterio molto diffuso che si ritrova comunemente nel tratto respiratorio superiore di bambini e adulti sani e che è il microrganismo responsabile più frequentemente dell’otite media acuta del bambino. In rari casi, però, è anche causa causa di sepsi e meningite (esclusa nel caso della piccola).