La storica Casa Gerloni-Bellesini a una società di Vipiteno
Casa Gerloni-Bellesini, lo storico immobile incastonato nel quartiere che si affaccia sul lato ovest di piazza Duomo, è passata in mani altoatesine. L’edificio, quattro piani separati in due volumi, uno che guarda la torre civica e l’altro affacciato su via don Rizzi dall’altra parte dell’isolato, è stato acquistato lo scorso anno dalla società Piazza del Duomo srl, una immobiliare costituita ad hoc un anno fa da Kurt Brunner, imprenditore di Vipiteno che opera nel settore della compravendita di motocicli.
La società altoatesina ha acquistato l’immobile dal gruppo Dalle Nogare che un paio di anni fa era riuscito a riunire la proprietà, rimasta a lungo spezzettata tra eredi dei vecchi proprietari tra cui il farmacista Mario de Gerloni. L’immobiliarista trentino sembrava intenzionato a intervenire diretamente per valorizzare la casa che aveva ospitato nei primi anni di vita (nella porzione posteriore verso via don Rizzi) Cesare Battisti e aveva lanciato un concorso per idee tra progettisti per vedere se usciva qualche spunto interessante. Per un periodo aveva anche accarezzato l’idea di proporne l’acquisto all’ente pubblico per farne un museo, ma rendendosi conto che non c’erano le condizioni per un’operazione simile alla fine ha deciso di passare la mano e cedere l’intero pacchetto.
La nuova proprietà ha presentato un progetto di risanamento e la Soprintendenza per i Beni culturali della Provincia con due diverse determinazioni ha dato il via libera al restauro dell’immobile, prima per la parte che guarda verso la piazza della cattedrale e poi per quella, collegata sul retro, che guarda verso ovest. Si avvicina dunque il tempo della rinascita per una casa storica caduta da decenni in rovina e disabitata. Brunner ha presentato un progetto di riorganizzazione dei locali adibiti a residenza, progetto che prevede necessariamente il consolidamento dei solai. Il Soprintendente nel dare il via libera ha imposto alcune prescrizioni.
Relativamente al portico su piazza Duomo, interessato da problemi strutturali soprattutto per quanto riguarda il pilastro in angolo verso via Cavour, gli interventi di consolidamento visibili dall’esterno dovranno essere preventivamente concordati, così come i dettagli esecutivi degli abbaini e il restauro della cornice di accesso alla storica farmacia Gerloni e del portone ligneo di ingresso da piazza Duomo, la cui proposta di sostituzione inserita nel progetto è stata cassata.
Gli interventi riguardanti le cantine dovranno essere subordinati a controlli e scavi archeologici, considerato che il sedime su cui sorge l’edificio conserva nel sottosuolo un complesso termale di epoca romana, in parte già individuato nell’adiacente palazzo Crivelli.
«Si ritiene importante - avverte a questo proposito il Soprintendente - che la ditta incaricata della realizzazione delle opere edilizie sia preventivamente informata dell’eventuale rallentamento che potrebbero subire i lavori qualora emergessero testimonianze di interesse archeologico».