Caccia al ladro della collana sparita a Palazzo Trentini
Una collana in filo d’oro con un medaglione a forma di cuore: un’opera orafa austriaca della fine del 1800, che è misteriosamente scomparsa da una teca all’interno di Palazzo Trentini, sede del Consiglio provinciale.
L’opera, appartenente alla curatrice, l’artista e collezionista Rosanna Cavallini, faceva parte delle oltre quaranta tra opere, gioielli, icone e volumi esposte fino a mercoledì nell’ambito della mostra “Il cuore divino di Gesù - Storia e devozione”.
Ad accorgersi della sparizione della collana, sabato mattina, è stata la stessa Cavallini, mentre accompagnava un gruppo di visitatori. Quest’oggi i responsabili di Palazzo Trentini, assieme alla curatrice, faranno l’inventario di tutti gli oggetti esposti e cercheranno di capire meglio che cosa possa essere accaduto. Qualora venisse confermata l’ipotesi del furto, si procederà a denunciare il fatto alle forze dell’ordine.
Nella giornata di sabato, all’indomani della spiacevole scoperta da parte di Rosanna Cavallini, pare essere emerso un altro particolare che conferisce alla vicenda un ulteriore alone di mistero: pare infatti che nell’elenco di beni per i quali a Palazzo Trentini è stata stipulata un’apposita polizza (come sempre accade nel caso di mostre ospitate nella struttura, fanno sapere dal Consiglio provinciale), la collana non sia presente.
La giornata di oggi, con l’incontro tra i responsabili della struttura e la curatrice, sarà dunque cruciale per cercare di fare piena luce sull’accaduto. In occasione dell’orario di apertura della mostra, a Palazzo Trentini è sempre presente personale di sorveglianza ed è dunque difficile, al momento, capire come l’eventuale responsabile del furto possa essere entrato in azione.
La teca - all’interno della quale era conservata in tutto circa una trentina di oggetti - non riporta segni di scasso o manomissione, anche se i visitatori che la Cavallini stava accompagnando hanno riferito di aver notato il vetro scostato all’altezza di uno degli angoli della teca.
La mostra era stata inaugurata lo scorso 21 giugno, non senza polemiche, anche politiche: perplessità da parte delle minoranze erano state avanzate tanto sul costo dell’allestimento che sulla sua connotazione volta, secondo il consigliere Pd Luca Zeni «a celebrare il pantirolesismo come fondamento della nostra autonomia».