Assegno unico in Trentino: slitta l'avvio delle domande I sindacati: 40 mila a rischio

Slitta l’avvio delle domande per l’assegno unico in Trentino. La Provincia - annunciano i sindacati in una nota unitaria - posticipa la data d’inizio e «quarantamila famiglie trentine rischiano di vedere posticipato il contributo».

La Provincia - sostengono Cgil, Cisl, Uil e Acli in una nota - avrebbe infatti «posticipato nuovamente la data di avvio per la presentazione delle domande, che adesso sarebbe fissata a fine ottobre». Per i sindacati è «una situazione che provoca non pochi problemi sia ai potenziali beneficiari della misura, che difficilmente potranno ricevere a partire da gennaio 2020 il contributo a cui hanno diritto, sia ai Patronati che dovranno spostare oltre cinquemila appuntamenti già fissati».

Al momento - informa ancora la nota - non sono note la cause che hanno spinto gli uffici provinciali a ricalendarizzare la campagna, non è escluso che ci siano problemi legati alle novità introdotte con il prossimo anno sia in termini di nuove misure di sostegno per le famiglie sia dei criteri di accesso, come previsione di dieci anni di residenza in Italia.
«Spostando in avanti la data di presentazione delle domande, l’intero processo di verifica e assegnazione dei contributi slitta e con molta probabilità i quarantamila nuclei che oggi hanno diritto al sostegno al reddito o alle misure per la famiglia, non potranno contare su queste risorse con l’inizio dell’anno, ma dovranno recuperarle nei mesi successivi, con non pochi disagi per chi di quei contributi ha bisogno - sostengono Cgil Cisl, Uil e Acli -. Senza dimenticare che chi fa domanda di quota A (sostegno al reddito) ha tempo fino al 31 dicembre; visti i ritardi che si stanno accumulando la Provincia dovrà assicurare la totale presa in carico di tutte le richieste», si legge ancora nella nota.


La Provincia: «Solo due settimane di ritardo»

A poche ore dall’allarme, arriva la comunicazione ufficiale della Provincia con un comunicato dell’Ufficio Stampa (che però non ha mai comunicato il ritardo nell’apertura delle pratiche). Per l’assegno unico - afferma la giunta provinciale - «ci sarà un posticipo di circa due settimane dell’inizio della raccolta delle domande, prevista per il 15 ottobre» (in passato era fissata all’1 ottobre, e già rinviata una volta).

«Le importanti novità introdotte in estate con la manovra di assestamento provinciale che hanno ampliato e rafforzato il sostegno pubblico alle famiglie con figli, - dice una nota - hanno comportato la modifica della normativa attuativa che regolamenta l’assegno unico. Modifiche che necessitano dell’approvazione del Consiglio delle autonomie, della competente commissione legislativa del Consiglio provinciale ed il conseguente adeguamento degli strumenti informatici».

«Certamente c’è un ritardo sulle procedure, per il quale l’amministrazione provinciale si scusa, ma questo a fronte di un aumentato sostegno al reddito delle famiglie trentine», conclude la nota.


Ianeselli: ritardo di un oltre un mese

Alle dichiarazioni di Segnana sui "pochi giorni" di ritardo, ha replicato ieri il segretario della Cgil, Franco Ianeselli, pubblicando la delibera che apriva i bandi: "La Provincia scriveva che le domande sarebbero state accettate dal 15 settembre. Altro che pochi giorni di ritardo, è slittato tutto di un mese e mezzo".


La leghista Dalzocchio: «eccessivo allarmismo»

«Vedo un eccessivo allarmismo da parte dei sindacati in merito alla questione dei ritardi per l’assegno unico. Sarebbe infatti utile riportare le cose per come stanno, ovvero che con l’assestamento di bilancio - che ha subito un iter lungo a causa della solita sinistra troppo interessata a tutelare solo i propri interessi - è stato ampliato e rafforzato da parte della maggioranza il sostegno pubblico alle famiglie con figli. Ciò ha comportato la modifica della normativa attuativa che regolamenta l’assegno unico. Modifiche che necessitano di tutta una serie di approvazioni di rito.
Inoltre il ritardo non è di mesi, ma - come anche ricordato dall’ufficio stampa della Provincia Autonoma di Trento - di circa due settimane. Quindi semplicemente un ritardo che porterà maggiore sostegno al reddito a tante famiglie trentine che per la prima volta possono essere orgogliose di essere tali» è la dichiarazione dal Capogruppo della Lega Salvini Trentino, Mara Dalzocchio

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