Scatterà lunedì 4 novembre la campagna vaccinale in Trentino. Quest’anno l’Azienda provinciale per i servizi sanitari ha acquistato 90mila dosi, 10mila in più dell’anno scorso. «Perché la popolazione sta invecchiando», spiega Giancarlo Ruscitti, dirigente
Scatterà lunedì 4 novembre la campagna vaccinale in Trentino. Quest’anno l’Azienda provinciale per i servizi sanitari ha acquistato 90mila dosi, 10mila in più dell’anno scorso. «Perché la popolazione sta invecchiando», spiega Giancarlo Ruscitti, dirigente del Dipartimento salute e politiche sociali, «ma non solo per questo. Vogliamo convincere gli operatori dell’importanza della vaccinazione». Nel 2018, in Italia, solo il 17% di loro si è vaccinato. «Molti si considerano non a rischio per via dell’età», prosegue Ruscitti.
La vaccinazione è volontaria, non obbligatoria, ma è raccomandata, «e se non si prenotano per tempo, le scorte vanno a esaurirsi», spiega il dirigente.
In Trentino non sono ancora stati rilevati casi di influenza: «La stagione mite ha aiutato», aggiunge Ruscitti, ma ci si aspetta che nei prossimi 15 giorni le cose cambino.
L’Azienda sanitaria consiglia la vaccinazione soprattutto alle persone sopra i 65 anni e ai soggetti a rischio tra i 6 mesi e i 65 anni.
Alla campagna antinfluenzale 2018 erano state vaccinate 81.026 persone, 5.559 in più rispetto all’anno precedente (75.467). La copertura vaccinale negli ultra 65enni era stata del 54,8 %, superiore al 2017 (+1,7%) ma comunque inferiore ai valori raggiunti negli anni 2005-2008 e a quelli raccomandati dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019 (75%). Si confermava alta l’adesione alla vaccinazione nei soggetti a rischio in età pediatrica: i servizi vaccinali dei Distretti avevano vaccinato 1.860 bambini a rischio, pari al 58,9 % (+ 8,3% rispetto all’anno precedente) di tutti i soggetti a rischio di età compresa tra 6 mesi e 14 anni, individuati in base agli elenchi di esenzione dal ticket per patologia.
Nel 2018 i medici di base hanno somministrato 64.933 dosi di vaccino (59.700 nel 2017). La vaccinazione dei soggetti a rischio di età compresa tra 15 e 64 anni era stata sostenuta con la campagna di comunicazione aziendale dedicata all’influenza e con l’adesione volontaria alla campagna vaccinale da parte dei medici di base. L’anno scorso sono stati vaccinati 11.911 soggetti a rischio, individuati in base agli elenchi di esenzione ticket per patologia, registrando una copertura vaccinale pari al 42,6 con un significativo miglioramento rispetto all’anno precedente (26%).
Il numero di donne al 2° e 3° trimestre di gravidanza che avevano aderito alla vaccinazione erano state 247 (67 nel 2017). Nonostante le evidenze scientifiche sulla sicurezza del vaccino e nonostante siano note le possibili complicanze legate alla malattia influenzale, il numero di donne in gravidanza vaccinate restava molto basso (8% della popolazione target).