L'influenza è già arrivata vaccini disponibili in farmacia (ma alla Azienda sanitaria solo dal 4 novembre)

di Zenone Sovilla

In farmacia il vaccino antinfluenzale è disponibile da un paio di settimane, mentre la campagna dell’Azienda sanitaria provinciale scatterà lunedì 4 novembre.
In Alto Adige, invece, l’ente pubblico ha già avviato ieri l’offerta della vaccinazione agli utenti, accompagnandola con una campagna promozionale affidata a tre testimonial noti: Nicole Uibo, farmacista e Miss Alto Adige 2016, don Paolo Renner, teologo e direttore dell’Istituto di scienze religiose, e Paola Bessega, giornalista di Video33. Una campagna che sta avendo successo, come spiega all’Adige il portavoce della stessa Azienda sanitaria bolzanina: nel primo giorno si sono rivolte ai servizi oltre duecento persone e si prevede una lista d’attesa corposa nelle prossime settimane.
Fra l’arrivo nel mercato dei vaccini, la cui fase di elaborazione comincia all’inizio dell’anno, e l’avvio del programma di somministrazioni intercorre un lasso di tempo dovuto alle varie procedure di verifica, scelta e acquisto dei prodotti. Nel caso dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari sono stati acquistate 90 mila dosi, 10 mila in più dell’anno scorso. Una crescita legata sia all’invecchiamento tendenziale della popolazione, con un incremento in numeri assoluti dei soggetti a rischio, sia alla scelta di politica sanitaria di estendere la platea delle persone che scelgono di farsi vaccinare (non esiste, infatti, un obbligo).
L’Apss, dunque, raccomanda caldamente di prenotarsi per la vaccinazione, non solo agli anziani ma anche agli operatori sociosanitari che sono più esposti al rischio di contagio.
Chi fosse preoccupato, alla luce delle notizie su casi gravi di influenza in altre regioni, può anticipare i tempi e rivolgersi al proprio medico di base, per la prescrizione, e quindi comprare il vaccino in farmacia, per poi farselo somministrare da personale sanitario, come un infermiere professionale.
«In farmacia sono disponibili due tipi di vaccino. Quello trivalente contiene due virus di tipo A e un virus di tipo B e costa otto euro. Il vaccino quadrivalente ha una copertura più estesa (contiene due ceppi A e due B) e costa 18 euro», spiega Bruno Bizzaro, presidente dell’Ordine dei farmacisti. Bizzaro precisa che il vaccino quadrivalente è preferibile, anche perché non è ottenuto su embrioni di uova: «È realizzato - osserva il medico - su colture cellulari e dunque è consigliabile anche a soggetti potenzialmente allergici. La produzione su questa piattaforma è più complessa rispetto all’utilizzo delle uova, il che spiega il prezzo maggiore».
Il quadrivalente, giunto recentemente sul mercato europeo e oggi considerato il più efficace, è il vaccino utilizzato anche dall’Azienda sanitaria provinciale, che ne ha acquistato una versione utilizzabile già per i bimbi dai sei mesi e un’altra per la popolazione dai sei anni in su.


"IL PICCO A NATALE. TROPPO ANTICIPO NON SERVE".  L’Apss offre vaccinazioni antinfluenzali gratuite alle categorie di cittadini a rischio. L’ente ha acquistato due tipi di vaccino quadrivalente. Si tratta di due versioni del nuovo preparato realizzato su colture cellulari e più efficace: una è rivolta agli adulti e ai bambini sopra i sei anni, ai piccoli oltre i sei mesi. Il picco dell’influenza, come spiega all’Adige Antonio Ferro, direttore del Dipartimento di prevenzione Apss, è atteso dopo le vacanze natalizie. «Nella prima fase di vaccinazioni - aggiunge - ci rivolgiamo alle categorie a rischio e chiediamo agli altri cittadini di pazientare». Il resto della popolazione, peraltro, se ha fretta, può rivolgersi alle farmacie fin da ora. Ferro rileva che non vi è motivo di anticipare la data prevista del 4 novembre, solo perché si sono registrati due decessi (uno in Friuli e l’altro in Emilia) ricollegabili al’influenza: «Siamo in una casistica che rientra nella normalità e i nostri tempi consentiranno di procedere con la copertura prevista». In proposito, l’assessore alla salute, Stefania Segnana, osserva: «La decisione spetta all’Apss. So che Bolzano parte prima e non escludo che in futuro lo si possa fare anche qui».

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