Piano famiglia: così cambiano gli aiuti Soldi ai figli più grandi perché escano di casa
Un contributo della Provincia per avviare una posizione di previdenza integrativa per ogni nuovo nato, un aiuto ai ragazzi perché possano pagarsi un affitto e uscire di casa prima rispetto a oggi. Una rivoluzione nelle modalità di accesso ai servizi per la fascia d’età tra 0 e 3 anni, per cui in futuro ci sarà un sistema di buoni con cui i genitori sceglieranno tra i fornitori dei servizi in una lista che contiene le realtà accreditate dal pubblico.
Il piano per la famiglia, approvato ieri dalla giunta provinciale, accanto alle azioni già messe in campo dalla Provincia - come l’assegno di natalità al via dal 2020, o l’abbattimento ulteriore delle tariffe per gli asili nido - sarà applicato entro la fine della legislatura. «Tra piano per la natalità che oggi vale 13 milioni di euro e gli altri interventi sul sociale abbiamo investito nel primo anno oltre 27,5 milioni di euro» sottolinea il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti (Lega). Il nuovo piano intende supportare le famiglie che vogliono avere figli o che già ne hanno.
A proporlo alla giunta è stata l’assessore alla famiglia Stefania Segnana (Lega) per contrastare il fenomeno della riduzione del numero di nati che in pochi anni è passato da oltre 5.000 ai circa 4.000 che si prevedono alla fine del 2019. Il numero di figli per donna è più alto in Trentino che in Italia, e nel nostro territorio la percentuale di famiglie numerose è da record così come delle coppie che decidono di fare il secondo figlio. E in Italia siamo al terzo posto per attrazione di nuovi residenti dall’esterno del nostro territorio. Ma tutto ciò non basta a invertire la tendenza di una popolazione che tra pochi decenni sarà molto più anziana e con meno giovani di oggi.
La Provincia, dal primo gennaio darà l’assegno di natalità triennale alle famiglie con Icef fino a 0,40, con 1.200 euro annui per il primo figlio, 1.440 euro per il secondo e 2-400 per il terzo figlio e successivi. Parte dal 2020 anche il voucher per coprire il costo delle attività sportive, ma i due provvedimenti erano già noti.
Tra le novità in arrivo, ma ancora non scandite da un calendario preciso, c’è appunto un aiuto ai giovani per uscire di casa (dato in base all’Icef, dovrebbe valere 2 milioni di euro annui) e un contributo, in compartecipazione con la famiglia, per creare un fondo di previdenza integrativa (ipotesi: 1.000 euro in 5 anni) per i nuovi nati.