Verso le 23 di ieri l’aggressore, un 28enne tunisino, connazionale del ferito, è stato raggiunto in un’abitazione di Aldeno dove si era rifugiato, ospite di conoscenti.

È stato posto in stato di fermo dagli agenti della squadra mobile - intervenuti assieme ai colleghi delle volanti - che hanno ricostruito anche il possibile movente del gesto: pare che a scatenare l’ira del 28enne possano essere stati motivi passionali. La sua convivente avrebbe avuto in passato una relazione con il 35enne.

Il 28enne è accusato di tentato omicidio: dopo aver colpito il connazionale ad una gamba gli ha inferto un secondo fendente al torace, perforandogli un polmone. Le condizioni del ferito sono sempre gravi al Santa Chiara.

 

«La piena collaborazione tra squadra mobile, volanti e autorità giudiziaria, con il pm Marco Gallina, ha permesso di individuare in poche ore il responsabile. Lavorare uniti, una peculiarita che è costantemte propria di un contesto come quello trentino, porta sempre rapidamente a ottimi risultati», ha commentato il dirigente della squadra mobile Tommaso Niglio, che ha voluto rivolgere un plauso a tutti gli agenti che hanno lavorato nella notte di Natale: «L’hanno trascorsa lontano dalle loro famiglie, li ringrazio di cuore».