Aiuti per l'anno all'estero Borse di studio della Regione
Sono 600.000 euro i fondi che verranno impiegati, nell'arco di due anni (250.000 nel 2020 e 350.000 nel 2021)
La giunta regionale mette a disposizione 600.000 euro che verranno impiegati, nell'arco di due anni (250.000 nel 2020 e 350.000 nel 2021), per 60 borse di studio per studenti iscritti al terzo anno di un Istituto superiore che trascorreranno il quarto anno di formazione all'estero in Germania, Austria, Gran Bretagna, Irlanda o Francia. La decisione presa dall'esecutivo regionale porta la firma di Giorgio Leonardi, assessore regionale ai rapporti con l'Unione europea.
Le spese per la realizzazione dell'iniziativa delle borse di studio all'estero comprendano indicativamente: vitto e alloggio secondo gli usi ed i costumi delle varie strutture e destinazioni in cui si svolge il soggiorno di studio; tasse scolastiche; divise scolastiche; lezioni aggiuntive; utilizzo delle attrezzature scolastiche; trasferimenti in autobus da Bolzano/Trento agli aeroporti di partenza e dagli aeroporti di arrivo alle scuole in coincidenza con l'inizio dell'anno scolastico; collaborazioni esterne di supervisione e/o tutoraggio all'estero; ogni ulteriore spesa che si renda necessaria, pur se non espressamente menzionata in questo provvedimento. I moduli dovrebbero essere pronti a breve sul sito della Regione.
«Si tratta di iniziative di grande rilievo - sottolinea l'assessore Leonardi che ha presentato la delibera - grazie alle quali gli studenti hanno la possibilità di trascorrere un anno all'estero, di fare esperienze al di fuori della famiglia e di confrontarsi con sistemi formativi diversi da quello italiano. Ovviamente vengono fatte delle graduatorie a livello regionale anche in base al rendimento scolastico degli studenti e possono prendervi parte famiglie con un Isee non superiore ai 65.000 euro. È meglio che vadano all'estero in questa fase della loro formazione in quanto è auspicabile, a nostro avviso, che successivamente i giovani formati possano trovare un prezioso inserimento nel nostro tessuto sociale e produttivo».