Samantha Cristoforetti spiega: «ecco perchè lascio l'Aeronautica», divergenze e suo ruolo nell'Esa

L’astronauta italiana Samantha Cristoforetti si è formalmente congedata il primo gennaio dall’Aeronautica militare, presentandosi nella base del 5° stormo di Istrana (Treviso), al quale apparteneva, per espletare alcuni passaggi di ordine burocratico, e ricevere il "saluto alla bandiera". Ma resta il «giallo» per questo addio improvviso. Di fronte a molte illazioni, oggi la Cristoforetti ha salutato tutti con un tweet nel quale sottolinea il suo «disaccordo riguardo ad alcune situazioni», espresso alla Forza armata «nelle sedi competenti», e di aver «contestualmente ritenuto per coerenza e per mia serenità di congedarmi».

«Era mia facoltà - scrive l’astronauta su Twitter - chiedere la cessazione dal servizio da quando, nel settembre 2019, ho concluso i miei obblighi di ferma. In previsione di questa “scadenza” avevo informato i vertici dell’Aeronautica militare già all’inizio del 2019 sul fatto che avrei riflettuto, nel corso dell’anno, sull’opportunità o meno di continuare la doppia dipendenza da ESA (Agenzia spaziale europea, ndr) e dalla forza armata, resa possibili dalla legge 1114/62. Dal 2009 sono infatti impiegata in
ESA in qualità di astronauta. Da ESA dipendo per l’impiego quotidiano e da ESA percepisco lo stipendio. L’appartenenza alla forza armata ha avuto negli ultimi 10 anni un valore simbolico e affettivo».

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