Istituti tecnici e Scientifico fanno il pieno di scritti: al top tra le preferenze
Le iscrizioni sono chiuse, le scelte dei ragazzi e delle loro famiglie per le scuole superiori sono state fatte anche se poi, per cambiare, c’è ancora tempo.
Stando alle prime proiezioni riferite alle iscrizioni online, in testa alle preferenze spiccano gli istituti tecnici per il settore tecnologico con un 24% di domande di iscrizioni. Seguono i licei scientifici con il 16,19% e gli istituti tecnici per il settore economico con il 13,91%.
Per quanto riguarda la formazione professionale le scelte espresse tramite l’iscrizione online vedono in testa il settore industria e artigianato con il 48,37% delle domande, seguito dal settore dei servizi 44,92% e dal settore agricoltura e ambiente con il 6,71%. Le famiglie e gli studenti hanno effettuato le loro scelte a partire dal 7 gennaio 2020 attraverso la piattaforma disponibile all’indirizzo www.servizionline.provincia.tn.it, utilizzando le credenziali Spid (il Sistema Pubblico di Identità Digitale promosso a livello nazionale) o attraverso l’accesso al servizio mediante la Tessera Sanitaria/Carta Provinciale dei servizi. «Solo dopo il 20 febbraio, concluse le operazioni di convalida effettuate dalle scuole, - fanno sapere dalla Provincia - sarà possibile avere il dato definitivo riferito alle scuole e ai rispettivi indirizzi scelti dagli studenti».
I primi dati dicono che poco più dell’85% sul totale delle famiglie ha scelto l’iscrizione online. Di questi 4127 hanno presentato la domanda di iscrizione alle scuole secondarie di secondo grado, mentre 1013 hanno scelto la formazione professionale. Si tratta di dati del tutto provvisori, poiché - come detto - i dati definitivi saranno disponibili dopo il 20 febbraio, ovvero dopo il termine ultimo concesso alle scuole per convalidare le iscrizioni online alle quali si aggiungeranno le iscrizioni avvenute in modalità cartacea.
A livello nazionale le iscrizioni ai licei scientifici sono leggermente superiori (26,2%), come anche il dato sugli istituti tecnici (30,8%) mentre a livello di istituti professionali si sfiora il 13%.