«Whats acqua», serie di incontri sul sistema idrico del Trentino Primo webinar mercoledì
In Trentino annualmente sono a disposizione 19,5 miliardi di metri cubi annui di portate volumetriche, di queste solo l’1,6% sono destinate ad uso civile, oltre il 90% è impegnato per l’uso idroelettrico.
Il sistema idrico trentino è composto poi di 850 acquedotti pubblici, 1.990 opere di captazione, 1.460 serbatoi, 2.100 chilometri di tubazioni, 122 Comuni gestori (pari al 48% della popolazione) e 6 Aziende di gestione (pari al restante 52% della popolazione).
Per ragionare a 360° sulla risorsa acqua destinata al comparto potabile, Aprie - l’Agenzia provinciale per le risorse idriche e l’energia ha promosso un confronto partecipato fra gestori, istituzioni, esperti, tecnici ed associazioni organizzato in più momenti.
Si inizierà mercoledì 24 giugno alle 16 con il webinar introduttivo a «Whats acqua», che vedrà i saluti istituzionali del vicepresidente Mario Tonina e i contributi tecnici del dirigente generale di Aprie Laura Boschini, del dirigente di Appa Claudio Ferrari, nonché di Franco Pocher, Roberto Lunardelli e Paola Pergher di Aprie.
«In questo 2020, l’Aprie sta lavorando per il rinnovo delle concessioni per gli acquedotti pubblici - spiega l’assessore all’ambiente Tonina -. Al tavolo di lavoro è assegnato l’importante ruolo di condivisione delle conoscenze disponibili, dello scambio di buone pratiche e di raccolta di problematiche e proposte per la definizione di indirizzi e azioni possibili per l’efficientamento e la razionalizzazione dei sistemi di approvvigionamento e distribuzione dell’acqua potabile. Per ragionare tutti assieme, realtà coinvolte e pubblica amministrazione, su come valorizzare al meglio il sistema acquedottistico trentino, è nata l’idea di questo evento, condotto con metodi partecipativi che ci aiuterà sicuramente a migliorare questa straordinaria ricchezza del nostro territorio».
In Trentino, dei 19,5 miliardi di metri cubi annui di portate volumetriche a disposizione, il 91,2% sono destinate ad uso idroelettrico, seguono il settore ittiogenico e quello agricolo, rispettivamente con il 3,4% e il 3,1%, quindi il settore civile (1,6%) quello industriale (0,7%) e infine l’innevamento e altri utilizzi (0,1%) Il 99,5% della popolazione è servita da acquedotto pubblico, mentre lo 0,5% da acquedotto privato (si tratta di circa 3.000 persone), 0,6 euro/mc è la tariffa media provinciale perl’acqua potabile, 1,3 euro/mc se si includono i servizi di fognatura e depurazione. Dal punto di vista della risorsa idrica quindi il sistema trentino è di alta qualità e tutta la popolazione ha accesso all’acqua potabile grazie a un servizio di distribuzione capillare, si legge in una nota della Provincia di Trento.