Il Belgio avverte: «Evitate i viaggi in Trentino» E si chiede la quarantena per chi rientra da Trento

di Matteo Lunelli

Il Trentino, anzi Trento è una zona ad alto rischio contagio. Tanto da richiedere a chi torna da un viaggio nella nostra provincia di sottoporsi a quarantena e test. A dirlo è il Governo del Belgio. Nello specifico il Ministero per gli Affari esteri. Si tratta, di fatto, di un invito a non venire in Trentino, ma senza una valida motivazione sanitaria.

Sul sito ufficiale del Ministero (diplomatie.belgium.be), infatti, sono pubblicate da domenica una serie di tabelle che si rivolgono ai cittadini belgi: nella prima si legge ?se vuoi viaggiare verso...? e alla voce Italia c’è il semaforo verde, mentre quello rosso, ovvero viaggio non possibile o non consigliabile, riguarda alcune regioni del Portogallo e della Spagna.

Più sotto, nella seconda tabella, si legge ?se stai tornando da...? e nell’elenco di regioni e città si trova ?Italy: Trento?, con la richiesta (ma non l’obbligo) appunto di andare in isolamento se si è rientrati dal capoluogo. Proprio la presenza della scritta Trento e non Trentino, oltre all’assenza di altre città o regioni italiane ben più in difficoltà, numeri alla mano, nel contenimento dei contagi, fa immediatamente pensare a un errore. Ma può un sito ufficiale e istituzionale farne uno così macroscopico? E con ovvie conseguenze su economia e turismo, considerato che un cittadino belga leggendo quelle tabelle sarà ovviamente disincentivato a venire in vacanza tra le Dolomiti, in Alta Valsugana o sul Garda, giusto per citare le località più famose in quelle zone. Senza dimenticare i tanti trentini che lavorano a Bruxelles: nel caso venissero in Trentino per qualche giorno di vacanza o per trovare parenti e amici, rischierebbero di doversi sottoporre a quarantena e test una volta rientrati in Belgio.

Nella giornata di ieri la questione è diventata ufficiale grazie all’interessamento dell’onorevole Alessandra Moretti, europarlamentare Pd eletta sia nel 2014 sia nel 2019 nel collegio Nord-Est che comprende anche il Trentino. E per questo molto attenta alle questioni che riguardano la nostra provincia.
«Trovo sconcertante e immotivata la presenza di Trento in quella tabella. Appena mi è stato segnalato ho provveduto immediatamente a contattare l’Ambasciatrice Elena Basile e a riportare la questione agli uffici competenti. I numeri dicono chiaramente che altre regioni o zone d’Italia sono più esposte ai contagi, quindi non c’è alcun motivo sanitario per citare il Trentino. Il sito? Sì, è ufficiale e istituzionale: purtroppo potrebbero esserci ripercussioni negative in ambito turistico ed economico, proprio in un momento in cui è importante sostenere le nostre città e le nostre regioni, che spesso hanno visitatori da tutta Europa».

L’obiettivo è quello di capire prima di tutto il perché dell’inserimento della città nella "lista arancione" e poi cercare di rimuoverla nel più breve tempo possibile, considerato che la situazione Covid-19 è assolutamente sotto controllo.
Dall’Ambasciata d’Italia a Bruxelles fanno sapere «di essere al corrente della situazione ed in contatto con le autorità belghe alle quali, in cooperazione con la Provincia Autonoma di Trento, stiamo fornendo tutti gli elementi utili. L’Ambasciatrice d’Italia in Belgio, Elena Basile, ha già svolto un passo con la Direttrice generale per gli affari bilaterali del Ministero degli Affari Esteri belga sulla questione».

La questione, oltre ad aver fatto il giro del Belgio su siti, tg e quotidiani (il Brussels Times, ad esempio, da giorni scrive sull’argomento, vista anche la confusione e i dietrofront del governo sull’obbligo o la raccomandazione per la quarantena), è sbarcata anche in altri Paesi del nord Europa. Come l’Olanda, storicamente serbatoio di turisti per il Trentino, dove vari siti e giornali hanno riportato la lista con il nome di Trento. Di sicuro per un cittadino di quelle zone un motivo più che valido per evitare viaggi nella nostra provincia. Negli articoli vengono riportate le dichiarazioni di Arnaud Gaspart, portavoce del ministro agli affari esteri del Belgio: «Cosa significa il codice arancione? Che i cittadini devono sapere che stanno andando in un’area in cui vi è un numero maggiore di infezioni e che devono prestare attenzione».
Corretto, ma non certo il caso di Trento e del Trentino. Dove anche ieri, per il terzo giorno consecutivo, si è registrato un "doppio zero".

Sotto l'avviso sul sito del ministero degli Esteri belga


 

AGGIORNAMENTO. Solo questo pomeriggio l'annuncio è stato rimosso dal sito dopo le proteste dell'europarlamentare Moretti, dell'ambasciata italiana e del governatore trentino Maurizio Fugatti. Il ministero degli Esteri belga si è giustificato sostenendo che si sia trattato di un errore.

Per sbloccare la situazione, il presidente Maurizio Fugatti aveva sentito nel primo pomeriggio l’ambasciatrice d’Italia in Belgio, Elena Basile.

“Ho immediatamente contattato – ha riferito la diplomatica italiana – il Ministero degli esteri inviandogli i dati corretti sui contagi in Trentino, che mi avete messo a disposizione, facendo presente l’urgenza di intervenire per chiarire quello che appariva come un equivoco, basato su dati, evidentemente, non veritieri che sarebbero stati forniti al Comitato scientifico del Governo belga dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive, che ho subito contattato – ha aggiunto l’ambasciatrice – fornendogli i dati esatti”.

Nel ringraziare l’ambasciatrice per l’interessamento, il presidente Fugatti ha espresso il proprio stupore per quanto accaduto. “I dati trentini – ha spiegato il presidente – sono molto rassicuranti, più di altre realtà italiane e quindi siamo rimasti davvero sorpresi da questa indicazione data dal Ministero belga che riteniamo sia stata frutto di un grosso equivoco”.
“Fortunatamente la cosa si è risolta in breve tempo - ha commentato l’assessore Roberto Failoni - perchè noi siamo un territorio fortemente turistico e quindi c’era molta preoccupazione da parte degli operatori che purtroppo hanno già avuto alcune disdette”.

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