A Trento un 17enne tossicodipendente picchia la madre e il fratello di 15 anni poi devasta la casa per avere soldi
In un pomeriggio di inizio luglio un 17enne tossicodipendente ha devastato la casa e picchiato mamma e fratello più piccolo.
I servizi sociali di Trento, che avevano chiamato anche i carabinieri, accorsi sul posto si sono trovati di fronte oggetti e suppellettili sparsi nell’abitazione e una madre in lacrime con il figlio di 15 anni.
I carabinieri, conquistata in pochi istanti la fiducia della donna, hanno convinto la signora a raccontare quanto avvenuto: ci sono voluti giorni per raccogliere e circostanziare il profondo stato di disagio vissuto dalla donna e dal figlio minorenne dall’inizio dell’anno; il tutto riconducibile all’azione sempre più insistente e delittuosa del figlio “maggiore”, di appena 17 anni.
Il giovane, per almeno sei mesi, ha terrorizzato il proprio nucleo famigliare esigendo somme di denaro sempre più consistenti per l’acquisto della droga e, all’eventuale diniego opposto dalla madre, rispondeva con minacce di morte, aggressioni fisiche, pugni, lancio di oggetti.
Numerose sono state le reazioni violente tenute dal minore, fino alla circostanza di luglio quando, a seguito del rifiuto della donna, il minore ha aggredito la mamma con pugni alla testa e, poi, il fratello minore, intervenuto per difendere la madre, rivolgendogli tutta la sua rabbia tanto da puntargli alla gola un coltello da cucina.
L’aggressione al figlio più piccolo, evidentemente, convinto la donna a dire basta e ad allertare i Servizi Sociali e conseguentemente i carabinieri.
La Procura della Repubblica per i Minorenni di Trento, che ha coordinato l’intera attività d’indagine dei carabinieri, ha richiesto al Tribunale l’emissione di idonea misura cautelare, che è stata concessa ed eseguita la settimana scorsa.
Il minore, oggi, non è più a casa con i propri familiari ed è sottoposto alla misura cautelare del collocamento in Comunità.