Caccia allo scippatore che colpito due anziane in centro a Trento
Ha aggredito alle spalle due anziane, rubando a una di loro la borsetta.
Le forze dell’ordine sono ora sulle tracce del malvivente che, nel tardo pomeriggio di giovedì, ha preso di mira le due donne, mentre stavano passeggiando lungo via Paradisi, a due passi dal centro storico.
Un grave episodio, reso ancora più odioso dal fatto che una delle due vittime dell’uomo si stava muovendo lungo la via con l’aiuto di un girello. Un particolare che ha spinto l’uomo, evidentemente senza scrupoli, a puntare proprio quest’ultima, certo che non avrebbe potuto reagire per cercare di bloccarlo.
Il responsabile ha agito probabilmente dopo aver atteso che lungo la via non vi fossero altre persone oltre alle due donne. Dopo aver raggiunto le due anziane alle spalle, a bordo di una bicicletta, il malvivente si è proteso verso la vittima strappandole la borsetta. Si è poi allontanato in tutta fretta, facendo sparire le proprie tracce mentre le due donne, sorprese e spaventate, chiedevano aiuto.
Potendo contare subito sul supporto di altre persone che, attirate dalle loro grida, hanno composto il 112, permettendo al personale della centrale unica per l’emergenza di allertare le forze dell’ordine, subito accorse in via Paradisi.
Dopo essersi accertati delle condizioni di salute delle due anziane - che fortunatamente non hanno riportato contusioni e non hanno avuto bisogno di essere trasferite in ospedale - gli operatori hanno raccolto le prime testimonianze, anche di altri passanti che, nelle vie vicine, potrebbero aver visto l’uomo fuggire. Ritrovando anche, in un cespuglio poco lontano, la borsa con gli effetti personali della vittima. Mancavano all’appello i contanti che la donna aveva con sé, qualche decina di euro.
L’episodio è stato denunciato sui social anche dall’esponente leghista Daniele Dematté, che ne ha sottolineato la gravità
Ora il lavoro delle forze dell’ordine si sta concentrando soprattutto sull’esame delle immagini registrate in quegli istanti dalle telecamere di sorveglianza - sia delle rete pubblica che di abitazioni ed esercizi privati - per cercare di raccogliere quanti più elementi possibili per poter dare un’identità precisa al malvivente.