Già 2500 tamponi ai trentini rientrati dall'estero ma ce ne sono altri 3 mila in arrivo: Azienda Sanitaria mobilitata nei controlli

Sì alla musica e al consumo di cibo e bevande nei locali del Trentino, ma niente ballo. Con una nuova ordinanza – firmata dal presidente della Provincia autonoma di Trento – vengono specificati alcuni aspetti rispetto al decreto emanato ieri dal Ministero della salute. Non è un provvedimento in antitesi a quello nazionale - ha subito precisato il presidente, anche perché provvedimenti “regionali” sono vietati dal ministro Speranza - quanto una «interpretazione più aderente alle nostre specificità». Le città e le valli del territorio trentino infatti - ha detto Fugatti - «non sono luoghi di movida come le località di mare, ma le nuove regole stabilite a livello nazionale valgono ovviamente anche da noi, con la chiusura delle discoteche e la mascherina obbligatoria anche all’aperto dalle 18 alle 6 del mattino.

Si tratta di accorgimenti necessari per contrastare la diffusione del virus - che viaggia con le persone - anche se i numeri che emergono dai tamponi che l’Azienda sanitaria continua ad effettuare confermano una bassa endemia.

«Il Trentino - è stato ricordato dal presidente - si mantiene al primo posto in Italia per tamponi effettuati in rapporto al numero di abitanti (32 per cento) davanti a Veneto e Alto Adige. Niente balli dunque, ma consumare e ascoltare musica sarà possibile, nel rispetto delle distanze e degli altri accorgimenti previsti dai protocolli».

Il punto sulla situazione in Trentino è stato fatto nel corso di un incontro con gli organi d’informazione al termine della riunione della task force provinciale alla quale, oltre al presidente, hanno preso parte anche il vicepresidente, l’assessore alla salute, quello al turismo e commercio, quello al lavoro e sviluppo economico e l’assessore all’agricoltura, presenti i vertici di Provincia e Azienda sanitaria.

Sul territorio ad oggi sono presenti 59 positivi, ma l’Amministrazione non intende abbassare la guardia, specialmente in un periodo delicato come quello attuale, in cui sono molti i giovani e meno giovani che hanno scelto le località di mare o alcuni Paesi stranieri per trascorrere le vacanze.

Da Apss arriva un nuovo aggiornamento sulla gestione dei rientri dei trentini che hanno scelto di soggiornare in Croazia, Grecia, Malta e Spagna. Sono 2.500 finora le richieste di tamponi provenienti dai cittadini, per far fronte alle quali si stanno mettendo in campo tutte le risorse organizzative necessarie.

Da Apss arriva un nuovo aggiornamento sulla gestione dei rientri dei trentini che hanno scelto di soggiornare in Croazia, Grecia, Malta e Spagna. Sono 2.500 finora le richieste di tamponi provenienti dai cittadini, per far fronte alle quali si stanno mettendo in campo tutte le risorse organizzative necessarie. 

Per quesiti sui rientri dall'estero sarà operativo da domani mattina un numero verde realizzato in collaborazione fra Provincia autonoma di Trento e Apss, attraverso il Servizio prevenzione rischi e centrale unica di emergenza.
Il contact center sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00, con orario continuato e il sabato mattina dalle 8.00 alle 14.00.
Il numero verde su cui è stato configurato il servizio è l'800 390 270.

Come da ordinanza del presidente della Provincia autonoma di Trento, che fa seguito a quella del Ministro della Salute del 12 agosto, vige l’obbligo di sottoporsi al test all’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, o all’Azienda provinciale per i servizi sanitari entro 48 ore dal rientro. In attesa del risultato del test le persone devono rimanere in isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora. In alternativa, devono presentare al momento dell’imbarco per il rientro in Italia e a chiunque sia deputato ad effettuare il controllo, l’attestazione che dimostri l’effettuazione del test, risultato negativo, nelle 72 ore precedenti all’ingresso nel territorio nazionale.

Le persone che rientrano dai paesi in questione, anche se asintomatiche, sono obbligate a comunicare immediatamente l’avvenuto rientro in Italia al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria. La compilazione del modulo online vale come autocertificazione di rientro da Croazia, Grecia, Malta e Spagna.

Ricordiamo, infatti, che per effettuare il tampone in Trentino è necessario compilare il form online disponibile al link: https://servizi.apss.tn.it/rientroestero/

L’Azienda sanitaria contatterà la persona per fornire giorno, ora e luogo per effettuare il tampone.

Se entro i nostri confini la situazione è stata definita «sotto controllo», a preoccupare le autorità sanitarie sono i rientri dei vacanzieri: si stima possano essere circa tremila i trentini, e a loro vanno le raccomandazioni di seguire le procedure di profilassi per evitare che qualche caso positivo possa dilagare attraverso le relazioni in famiglia, a scuola o sul posto di lavoro.

Massima attenzione quindi ad eventuali focolai e alle fasce più deboli, gli anziani in primo luogo. Tutto questo in attesa della vera prova cruciale, il rientro a scuola per il quale si stanno mettendo a punto gli specifici scenari che si potrebbero presentare a settembre.

Nella giornata di domenica è stato registrato un nuovo caso positivo in Trentino: lo comunica l'Azienda sanitaria provinciale che nella giornata di domenica ha analizzato però solo 138 tamponi. Sono due le persone ricoverate in ospedale, di cui una in terapia intensiva.

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