Ioppi: la sanità trentina va riorganizzata, nove lettere a Fugatti, non ci ha risposto"
Il presidente dell’ordine dei medici del Trentino, dottor Marco Ioppi, si rivologe alla categoria: “Abbiamo scritto a Fugatti nove lettere, non ci ha mai risposto”.
Scrive il dottor Ioppi: “Medici, infermieri e personale socio-sanitario per settimane sono stati chiamati ad un lavoro intenso e rischioso, dentro e fuori gli ospedali. Sin dai primi episodi e quando comunque era palese che l’epidemia sarebbe stata lunga e pesante l’Ordine dei medici si è attivato sia per chiedere interventi rapidi ed adeguati alla gravità della situazione, sia per manifestare la propria solidarietà a tutti i medici.
Ci siamo rivolti alle autorità sanitarie e a quelle politiche della Provincia sollecitando interventi e suggerendo strategie coraggiose per tentare di frenare le pesanti ricadute sulla salute della gente, sulla comunità e sulle attività economiche. Purtroppo dobbiamo dire che non siamo stati ascoltati e se qualche suggerimento nostro è stato accolto ciò è avvenuto con ritardi ed incertezze. Non sto a riassumere quello che abbiamo spesso invano chiesto in difesa della gente, dei medici e di tutto il personale. Basti ricordare che al presidente della Provincia l’Ordine ha scritto ben nove lettere e nessuna ha avuto risposta. Abbiamo verificato in tali circostanze i limiti di un’azione politica e sanitaria gestita senza la dovuta sicurezza e conoscenza. Nel mezzo della pandemia si è aggiunta poi la decisione del direttore dell’Azienda sanitaria di lasciare il Trentino. Ciò ha contribuito sicuramente a creare una situazione di ulteriore incertezza, dalla quale non siamo ancora usciti. Come non siamo ancora usciti dall’epidemia che, giorno dopo giorno, paventa colpi di coda preoccupanti.
Proprio a fronte di quanto avvenuto in queste circostanze e delle risposte fornite, pur tenendo conto come attenuante della novità e della pesantezza della pandemia, riteniamo sarebbe utile ed urgente una riflessione sullo stato e sulla gestione della salute in Provincia di Trento. L’Autonomia, la conclamata autonomia, dovrebbe essere un motivo in più per analisi coraggiose e per lo studio di una riorganizzazione complessiva del settore”.
Ioppi si rivologe ai medici che in novembre dovranno votare per il rinnovo dei vertici dell’Ordine: “A parte questa vicenda penso di poter dire che in questi tre anni l’Ordine ha svolto un’attività impegnativa nella costante attenzione di difendere e valorizzare la professione. Lo abbiamo fatto con interventi, sollecitazioni, con incontri e dibattiti a difesa della autonomia e indipendenza della Professione, per far crescere la consapevolezza dell’importanza del ruolo del medico e dell’odontoiatra, per mettere al centro del nostro lavoro la persona, per sensibilizzare la parte politica sulle dificoltà che, in generale, sta attraversando ad ogni latitudine il settore sanitario.
Abbiamo sostenuto l’urgenza di rimodulare l’organizzazione socio-sanitaria alle nuove esigenze di una società in continuo cambiamento, sostenuto con convinzione l’importanza della formazione e la scuola di formazione specifica in Medicina Generale in primis, messo in guardia sulle difficoltà che ci aspettano, dalla carenza dei medici al calo delle risorse ed alla ricadute negative che ciò comporterà per la comunità. Lo abbiamo fatto riaffermando ad ogni occasione l’ìmpegno e la disponibilità della categoria che – come si è visto – non è mai mancata nei momenti dificili o di straordinaria gravità. Ora ci aspetta un’altra stagione impegnativa, ma certamente ricca di speranze.
Ringrazio per l’impegno il Consiglio dell’Ordine, i coordinatori e i componenti delle commissioni ordinistiche, il Direttore e l’ufficio di Direzione della Scuola di FSMG e il personale amministrativo.
Anche a nome loro ringrazio tutti i colleghi per la partecipazione e la vicinanza dimostrata in molteplici occasioni nel corso di questi ultimi tre anni.
Colgo l’occasione per invitare, sollecitare tanti colleghi a mettersi a disposizione ed impegnarsi in prima persona anche nell’Ordine. Ci vediamo a novembre” conclude il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Trento.