Fuga dalla Lega: anche Katia Rossato lascia il partito e va in Fratelli d’Italia
Come lei, il marito in consiglio comunale a Trento. Dopo la Ambrosi, il Carroccio perde un altro pezzo: «Mi ritrovo alleata di PD e 5 Stelle, una cosa che non posso accettare»
TRENTO. Alle 12,30 di oggi con puntualità svizzera gli Ufici della Regione hanno aggiornato sul sito internet la composizione dei gruppi consiliari. Tutto perché la consigliera della Lega Katia Rossato ha formalizzato il suo passaggio a Fratelli d’Italia (con Claudio Cia e la Ambrosi). E a cascata, il marito Daniele Dematté, consigliere comunale a Trento, ha abbandonato il Carroccio ed è passato nel gruppo capitanato da Giuseppe Urbani. Con Rossaro, è la seconda «fuga» dal gruppo della Lega dopo quella della consigliera Alessia Ambrosi.
Poco dopo, la stessa Rossato ha dato l’annuncio su Facebook:
«Lo sapete, sono una donna, una madre, una persona semplice. Sempre ho fatto politica non distinguendo la politica dalla mia stessa vita.
Chi mi conosce sa che appaio come sono, senza finzioni, senza furbizie, senza calcoli. Per me è stato un dolore indicibile vedere che la Lega, la Lega dove sono cresciuta, non è più la mia Lega. Ho cercato di accettarlo, di sopportarlo, ma ormai debbo prendere atto che parliamo linguaggi diversi, e che, soprattutto, crediamo in cose diverse.
Ritrovarmi così, d’improvviso, senza una consultazione interna, a livello nazionale alleata al Partito Democratico e assieme ai 5 Stelle è una cosa che non accetto, non posso accettare, una cosa che cambia totalmente il significato della mia azione politica.
Non voglio polemiche né mi interessano le divisioni: ho deciso che il centrodestra che fa per me è un centrodestra più coerente, più in linea coi principi che ho sempre professato. Ringrazio perciò Giorgia Meloni per avermi volentieri accolta in Fratelli d’Italia, ringrazio Adolfo Urso per la cortesia e l’inclusività forte e fattiva della sua azione politica sul territorio. Ringrazio i consiglieri Alessia Ambrosi e Claudio Cia, con cui qui in Provincia da adesso lavorerò come in una famiglia, come in una vera squadra.
Per me da oggi comincia una nuova stagione politica per un centrodestra forte, combattivo, coerente come la mia Lega che, purtroppo, non sa esserlo più. Lega, intendiamoci, che comunque ringrazio e cui auguro buon lavoro, perché dissentire, separarsi politicamente, per me non significa litigare. Saremo divisi a livello nazionale, ma per quanto mi riguarda a livello locale continuerò a sostenere con convinzione l’amministrazione Fugatti. Solo rispettandoci, nella diversità, renderemo il nostro centrodestra ancora più forte e vincente».