La scia di fuoco intorno a Pergine: cinque roghi nei boschi un due settimane, caccia al piromane
Da Tenna a Madrano, poi sotto Vetriolo e ieri in Val dei Mocheni, ormai è una certezza e c’è un «modus operandi» uguale dietro tutti gli episodi che potevano essere disastrosi
LE FOTO Vigili del fuoco sempre in allerta
IL VIDEO Il tetto distrutto dalle fiamme
PERGINE. Non è più un sospetto, ma una certezza: intorno a Pergine si aggira un piromane, che ha già colpito almeno quattro volte nelle sc orse settimane (ma ci sono anche altri episodi fa vagliare). E torna l’allarme di due anni fa, quando dopo una serie di fuochi nei boschi fu arrestato in flagrante una persona del posto con problemi psichiatrici.
Stavolta l’escalation è impressionante. Ieri, in una giornata che poi avrebbe riservato ai vigili del fuoco permanenti severi impegni anche su altri fronti, un incendio ha interessato un’ampia porzione di bosco tra Frassilongo, Roveda e Kamauz. Un rogo che ha costretto alla mobilitazione i vigili del fuoco volontari Grande la mobilitazione, con i vigili del fuoco volontari de i corpi di Palù, Fierozzo, Frassilongo e, in parte, quelli di Sant’Orsola che hanno poi dovuto accorrere in paese per fronteggiare l’emergenza legata all’incendio che ha minacciato un gruppo di case a schiera. Pochi i dubbi - per il punto nel quale è stato identificato l’innesco - che la natura del rogo sia stata dolosa anche perché le fiamme sono divampate in una zona innevata.
A questo punto non si esclude che anche gli episodi dei giorni scorsi - su tutti quello che ha interessato una porzione di bosco tra Levico e Vetriolo - possano essere stati provocati di proposito da una o più mani irresponsabili.
Un «modus operandi» molto simile anche nei due focolai che si sono accesi a distanza di poche ore sopra Madrano lunedì, e spenti in poche ore dai vigili del fuoco. Ma la scorsa settimana c’erano stati analoghi episodi lungo la strada provinciale che porta a Vetriolo, e anche nella pineta di Tenna, che potevano avere effetti disastrosi.
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