«Prima eroi, poi dimenticati»: il mondo della sanità scende in piazza
Domani, venerdì 4 giugno, un presidio di protesta sotto la sede della Provincia in piazza Dante. Nrsing Up e Uil Sanità: «E’ giunta l’ora di rendere giustizia a chi ha operato in una situazione di grande stress psicofisico e con elevatissimi carichi di lavoro»
TRENTO. «Prima eroi, poi dimenticati dalla giunta provinciale». Con queste parole i sindacati della sanità Nursing Up e Uil Fpl annunciano il presidio di protesta che si terrà domani, venerdì 4 giugno, in piazza Dante sotto la sede della Provincia.
In una lunga nota i sindacati spiegano le ragioni che hanno portato alla protesta.
«In questi mesi le nostre richieste, ripetutamente presentare alla Giunta provinciale trentina ed all’Azienda sanitaria, sono state completamente ignorate, vista anche la totale assenza di un confronto in sede istituzionale provinciale. Nursing up e UIL Fpl sanità hanno richiesto già da tempo alla Provincia il rifinanziamento del nuovo contratto del comparto sanità 2019/2021 con adeguate risorse economiche, da reperire in occasione dell’assestamento di bilancio in corso, per ora nessuna risposta.
In questi mesi di emergenza pandemica i nostri professionisti infermieri, Tecnici Sanitari, Sanitari , Oss ed ecc… hanno ampiamente dimostrato competenza, impegno, senso etico e sacrificio, operando in una situazione di grande stress psicofisico, con elevatissimi carichi di lavoro, ora è giunto il tempo di rendergli finalmente giustizia, con un contratto che riconosca finalmente i loro meriti, è una questione di giustizia ed equità.
È necessario reperire nuovo personale, quello in servizio attualmente è sfinito da 16 mesi di pandemia, per garantire un adeguato livello assistenziale bisogna subito intervenire con nuove assunzioni, per garantire nel contempo ferie, riposi e congedi parentali nel periodo estivo, personale stanco, demotivato e può certo operare al meglio!
Ancor più grave il fatto che il personale infermieristico venga utilizzato in attività demansionanti, a causa del mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato del personale Oss! È assolutamente necessario procedere nel cammino intrapreso dal precedente contratto 2016/2018, volto ad armonizzare lo stipendio dei professionisti sanitari con quello dei laureati provinciali, aventi analogo percorso formativo, pari inquadramento giuridico ma un livello retributivo superiore.
Nel contratto, dovrà immediatamente essere recepita l’indennità professionale specifica infermieristica, per le professioni sanitarie ed il personale Oss, già prevista e finanziata dalle leggi di bilancio nazionali. Ai sensi della L.P. nr.7/97 e s.m., l’adozione di questo nuovo istituto contrattuale potrebbe già essere anticipato con uno specifico finanziamento ed un accordo stralcio, anticipatorio del nuovo contratto. A tal proposito dovrà essere previsto un trattamento armonico tra il contratto nazionale e quello provinciale di comparto.
Sarà di fondamentale importanza il rifinanziamento degli incentivi per la pandemia covid e l’estensione dell’indennità malattie infettive anche per l’anno 2021, l’emergenza non è certo finita, indispensabile inoltre l’immediata assunzione di un adeguato numero di infermieri e di operatori di supporto, per garantire un’attività svolta in condizioni di sicurezza, sia per l’utente che per il cittadino.
Chiediamo la chiusura del vecchio contratto 2016/2018, che dovrà prevedere il riconoscimento del tempo cambio divisa a tutti i dipendenti, le specializzazioni, il miglioramento della tutela materno-infantile, part-time, orario di lavoro e la modifica dell’art.110 (inquadramento).
Queste sono le nostre principali richieste, che non hanno ancora trovato risposta, nonostante i nostri numerosi solleciti, sia formali che verbali, a livello aziendale sono tuttora in sospeso da mesi tutta una serie di importanti questioni, alcune delle quali di carattere contrattuale:
- la definizione delle modalità per il rimborso tassa di iscrizione all’ordine professionale (art.8 accordo stralcio 13/8/2021)
- l’accordo sindacale per l’erogazione del fondo di 170.000 per la valorizzazione delle professioni sanitarie (art.14 comma 1 accordo stralcio 13/8/2021)
- l’accordo sindacale sui fondi incentivanti di priorità aziendale
- il potenziamento ed incentivi per il personale impegnato a livello territoriale nelle vaccinazioni, aumentare la dotazione di macchine aziendali Anche su questi argomenti,
I nostri professionisti attendono da mesi risposte concrete, ulteriori ritardi non sono più giustificabili, alcuni fondi economici individuati dal contratto sono già nella disponibilità dell’azienda sanitaria da quasi un anno.
Per tutte le motivazioni sopraesposte, vista l’attuale assenza di risposte concrete sia a livello provinciale che aziendale, nonostante le nostre continue sollecitazioni formali, proclamiamo lo stato di mobilitazione del comparto sanità, se non avremo celeri risposte, valuteremo l’adozione di tutte le ulteriori forme di protesta e lotta previste dal legislatore.
Chiediamo infine un incontro urgente con il governatore Maurizio Fugatti e l’assessore Stefania Segnana, per poter meglio argomentare le nostre richieste e rappresentare la gravissima situazione nella quale versa la sanità trentina ed i suoi operatori. Ora basta, servono rapide e concrete decisioni, così non si può più andare avanti, ora occorrono provvedimenti concreti, anche volti a rendere realmente attrattivo il Trentino per il personale di altre regioni, il cittadino ha diritto ad avere la miglior assistenza possibile», conclude la lunga nota firmata da Cesare Hoffer e Giuseppe Varagone per conto di Nursing up e Uil Fpl Sanità