La ministra Gelmini al Festival: “Fatte le riforme il governo Draghi non durerà un minuto in più”
All’esponente forzista nell’esecutivo nazionale, il presidente Fugatti ha fatto le richieste: “Recovery, le regioni vanno coinvolte di più”
TRENTO. "Abbiamo il dovere di approvare i provvedimenti che consentano al Paese di uscire da questa situazione, ma il Governo non durerà un minuto in più una volta impostate le riforme per affrontare la pandemia e l'emergenza economica".
Lo ha detto la ministra per i Rapporti regionali Mariastella Gelmini, intervenendo al Festival dell'Economia di Trento. La legislatura potrebbe quindi non arrivare a scadenza naturale e molto "dipenderà dall'elezione del presidente della Repubblica", ha precisato Gelmini. "Si tornerà presto alla normalità politica ed il campo di Forza Italia è quello del centrodestra", ha aggiunto Gelmini.
- "L'esperienza del governo di unità nazionale - ha aggiunto Gelmini - è eccezionale perché legata alla pandemia e non siamo di fronte ad una nuova maggioranza. Questo Governo sta in piedi, da un lato, per un evento straordinario come la pandemia che ha portato quasi tutte le forze politiche a mettere al primo posto l'Italia, e dall'altro per la leadership forte di Draghi. Senza questi due elementi questa esperienza non ci potrebbe essere. Proprio perché non c'è una maggioranza politica il Governo ha una agenda stringente, cioè la lotta alla pandemia e l'emergenza economica che sono le due priorità", ha precisato la ministra.
La richiesta di Fugatti
"Le Regioni devono essere partecipi del percorso decisionale". Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, intervenendo al Festival dell'Economia, dove ha dialogato con la ministra per i Rapporti regionali Mariastella Gelmini ed il presidente della Conferenza Stato-Regioni, Massimiliano Fedriga.
"Il principio è che i territori che da qui al 2026 dimostreranno di saper spendere le risorse dovranno essere quelli che potranno beneficiare dei soldi non spesi, perché ci saranno sicuramente situazioni in cui non si riuscirà a spenderle tutte. Il problema è riuscire a spenderle e mi darai la quota di risorse di chi non le ha spese. Se una parte va al Mezzogiorno potrei anche essere contrario, perché anche le regioni del Nord hanno avuto difficoltà, ma basta che venga previsto il principio che se non vengono spese le risorse devono essere redistribuite ai territori che le sanno spendere e che sono magari anche stati svantaggiati", ha aggiunto Fugatti.