Ricicla Trentino, le maestranze chiedono contratti più stabili
La delegazione ricevuta a palazzo Geremia dai sindaci di Trento e di Lavis ha lamentato la precarietà dei contratti, rinnovati di mese in mese da parecchi anni, con la conseguenza di lasciare i lavoratori in una costante incertezza
TRENTO. Protesta oggi a Trento dei lavoratori di Ricicla Trentino, azienda che si occupa del trattamento dei rifiuti della raccolta differenziata e, più in particolare, della separazione e selezione dei materiali dei cosiddetti "sacchi azzurri".
La delegazione ricevuta a palazzo Geremia dai sindaci di Trento e di Lavis ha lamentato la precarietà dei contratti, rinnovati di mese in mese da parecchi anni, con la conseguenza di lasciare i lavoratori in una costante incertezza.
Ianeselli e Brugnara hanno espresso la loro vicinanza ai lavoratori e si sono impegnati a farsi promotori del dialogo tra le parti "perché si giunga al più presto a un accordo che metta fine al precariato".
I sindaci - dice una nota - solleciteranno il coinvolgimento nel confronto anche della Provincia, vista la rilevanza del lavoro svolto alla Ricicla Trentino, tassello fondamentale di quella raccolta differenziata che in molte zone del territorio provinciale ha raggiunto livelli di eccellenza.