Addio a Francesca Ferrari, pilastro del volontariato in aiuto dei più fragili
È morta a 87 anni la donna cui si deve un'infinità di progetti a favore delle persone più deboli, come la nascita di Trentino Solidale e varie iniziative per le famiglie bisognose, per i senza fissa dimora o per il reinserimento sociale di ex tossicodipendenti o ex carcerati
TRENTO. Il mondo del volontariato perde un pilastro: Francesca Ferrari (nella foto) è morta all'improvviso per infarto, aveva 87 anni.
Nel 1981 Francesca Ferrari fondò l'Aft- Associazione famiglie di tossicodipendenti - che ha diretto fino al 2004.
Nel 2001 insieme a Bruno Masè e Roberto Vergari fondò Trentino Solidale che presiedette per un decennio dando vita e gestendo 157 progetti di solidarietà nazionale e internazionale.
Trentino Solidale è attiva nella distribuzione di pacchi viveri per i bisognosi (nell'ambito della lotta contro lo spreco di cibo di cui è protagonista il Banco alimentare) ma anche nell'assistenza di persone senza fissa dimora.
Nel 1995 Ferrari, che si è occupata anche di sostegno a persone finite in carcere e in cerca di riscatto, fondò la cooperativa sociale La Sfera, per il reinserimento sociale e lavorativo degli ex tossicodipendenti.
Hha ricevuto dal Comune di Trento l'Aquila di San Venceslao, per quattro legislature era stata anche consigliere in municipio.
Giorgio Casagranda, presidente di Trentino Solidale e del Centro servizi volontariato, commenta: «Unica, caparbia, tenace. Non mollava mai. Ha dedicato la sua vita agli altri. Francesca era una persona buona e qualcuno, anche, ne ha approfittato. Certe volte progettava cose che sembravano impossibili ma insisteva».