Pugno duro con i sanitari no vax: dalla prossima settimana l’Azienda ne sospenderà un centinaio
Ruscitti non lascia spazio a ripensamenti: “Chi non ha mai risposto ai nostri appelli sarà immediatamente allontanato dai reparti”. Open Day oggi e domani
L'ALLARME Cinque Rsa a rischio chiusura
TRENTO. Dopo mesi all'insegna di opere di convincimento, raccomandate, colloqui, email, è arrivato il momento dell'azione. La prossima settimana partiranno dall'Azienda sanitaria un centinaio di lettere rivolte ai propri dipendenti no vax.
E il contenuto sarà chiaro e lapidario, più o meno un «caro collega, sei sospeso dal lavoro». Il punto di non ritorno è arrivato anche per gli ospedali, oltre che per le case di riposo (che rischiano di non riuscire a coprire i turni degli infermieri), dopo tanto temporeggiare.
«Sono circa un centinaio le persone che non hanno mai risposto ai nostri inviti e agli appuntamenti. Si tratta di medici, infermieri e oss, che lavorano negli ospedali e nelle strutture dell'Azienda che non si sono vaccinati e per loro scatterà immediatamente la sospensione», spiega il dottor Giancarlo Ruscitti, massimo dirigente provinciale della sanità trentina.