Contenzioso con l’Inps, la Silvelox rischia di chiudere, appello della Provincia al Governo
L’azienda di Castelnuovo ha perso due cause, e aspetta la Cassazione: avrebbe omesso i contributi per 1 milione e 47 mila euro, pur non avendo diritto all’esenzione, oggi incontro con la sottosegretaria Nisini (Lega Salvini)
CASTELNUOVO. La Silvelox di Castelnuovo rischia di chiudere perché deve restituire all’Inps 1 milione e 47 mila euro di contributi non versati per i quali – secondo due sentenze giudiziarie – non aveva diritto all’esenzione.
Ci sono tanti posti di lavoro a rischio. E la Provincia si appella ora al Governo – con il sostegno della rappresentanza parlamentare trentina del centrodestra – per garantire la risoluzione del caso.
Oggi la questione è stata al centro dell’incontro tra il sottosegretario di Stato del Ministero del lavoro e delle politiche sociali Tiziana Nisini (della Lega Salvini Premier, in visita a Trento nell’ambito degli Stati generali del lavoro), l’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, i titolari dei Silvelox Group Filippo e Andrea Lamberti, i senatori Andrea de Bertoldi ed Elena Testor e gli onorevoli Vanessa Cattoi, Martina Loss e Mauro Sutto.
L’azienda - specializzata nella produzione di serramenti – subentrò nel 2015 a Silvelox spa, che l’anno successivo sarebbe stata dichiarata fallita, assorbendone in parte la manodopera e fruendo dei benefici contributivi del cosiddetto “Jobs Act”.
Secondo l’Inps, la società avrebbe tuttavia fruito indebitamente dell’esonero contributivo previsto dalle Leggi di Stabilità 2015 e 2016 per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e chiede il pagamento di un milione 47mila euro.
L’azienda sta ora presentando ricorso presso la Corte di Cassazione dopo l’esito sfavorevole della sentenza in Corte d’Appello.
Il sottosegretario Nisini ha evidenziato come situazioni simili interessino altre aziende italiane e dunque l’individuazione di una soluzione alla problematica appare prioritaria per il Governo: “Il Ministero è al lavoro per dare una risposta alle realtà come Silvelox Group che stanno vivendo una situazione tanto complessa, anche con il prezioso supporto dei parlamentari del territorio che ci hanno dimostrato l’importanza della vostra azienda per il contesto locale”.
“Si tratta di una situazione che rischia di incidere sulla continuità aziendale, mettendo a rischio più di 110 dipendenti (ai quali si aggiungono gli interinali) e apparirebbe come un’ingiustizia – sono state le parole dell’assessore Spinelli -. In un contesto come quello della Bassa Valsugana e in un periodo emergenziale come quello che stiamo vivendo, nel quale l’occupazione dovrebbe essere tutelata al massimo, non si può pensare che in virtù di un puro formalismo si debba irragionevolmente condannare quello che invece altro non è stato se non un comportamento virtuoso quale l’acquisizione di un’azienda in procedura concorsuale con il mantenimento presso il territorio trentino dell’attività produttiva, dell’occupazione e dell’indotto”.
«In questa fase osserviamo una crescita economica vigorosa sul nostro territorio e l’azienda valsuganotta ne è un esempio positivo. La principale criticità che ci troviamo a gestire ci accomuna al resto d’Italia e riguarda la mancanza di forza lavoro qualificata: per questo motivo l’Agenzia del lavoro ha attivato un percorso per avvicinare offerta e richiesta anche attraverso iniziative di alta qualificazione della forza lavoro» ha specificato l’assessore Spinelli, che è dunque entrato nel merito della questione che riguarda la Silvelox Group: «La Provincia, con la propria partecipata è rimasta nel tempo accanto a Silvelox Group, ritenendola strategica per il territorio».
Sulla questione, il senatore Andrea de Bertoldi ha presentato un’interrogazione parlamentare.