Addio al professor Ciro Longo: grande insegnante di matematica in molte scuole trentine, napoletano dal cuore grande
Si è spento a Mezzolombardo, dove viveva: da Cles, al «Da Vinci» al Martini, era un docente appassionato, dalla grande ironia e dal forte anelito per la giustizia sociale
MEZZOLOMBARDO. Un napoletano a tutto tondo che ha trascorso gran parte della sua vita in Trentino quasi per caso. Una vita di insegnamento, di capacità di ascolto, di sensibilità e attenzione verso tanti giovani ora diventati uomini e donne. E' scomparso ieri a Mezzolombardo, dopo aver lottato come un leone, il professor Ciro Longo (foto).
Figlio della Napoli appena uscita dalla guerra, era nato nel 1946, dopo la laurea in matematica, dovette rispondere alla Patria e svolgere il servizio militare. E il caso volle che lo fece a Trento; dopo 18 mesi la scelta di stabilirsi in questa terra.
Insegnò prima a Cles, a quelle che erano le Magistrali, dopo alcuni anni si trasferì a Trento e per tantissimi anni svolse il suo servizio al liceo Da Vinci del capoluogo.
Gli ultimi anni di carriera lo videro docente al Martino Martini di Mezzolombardo.
Sposato, con due figli, Ciro Longo aveva l'ironia partenopea unita ad una forte etica sociale che lo ha sempre visto in difesa dei più deboli. Fino a quando ha potuto ha dato una mano per far fare i compiti ai ragazzi che la matematica non l'hanno mai amata.Sono state decine le attestazioni di stima, cordoglio e vicinanza alla famiglia Longo, tra cui quella del sindaco di Trento, Franco Ianeselli, che ebbe come insegnante Ciro Longo.
Grandissimo tifoso del Napoli calcio, non perdeva occasione, come si vede nella foto qui accanto, di far visita alla squadra durante il ritiro in Val di Sole. Un legame forte con la sua città natale che nulla poteva spezzarlo, raccontano i figli Franco e Antonio, entrambi anche se in periodi diversi, collaboratori de l'Adige, ma che in Trentino aveva trovato un luogo ideale per far crescere la famiglia.
I funerali di Ciro Longo si svolgeranno domani pomeriggio alle 14,30 nella chiesa parrocchiale di Mezzolombardo.