Obbligo di green pass sui bus anche per gli studenti. Fugatti chiede una deroga: sistema da rivedere, perché causerebbe troppe difficoltà
La Provincia fa sapere di avere aperto un confronto con il governo sulle nuove disposizioni che dal 6 dicembre avranno un impatto anche sul trasporto scolastico: accanto ai problemi pratici per i 10 mila non vaccinati che dovranno fare il test, si teme una paralisi della viabilità dovuta ai controlli su chi sale nei mezzi
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TRENTO. "Stiamo lavorando con il governo sul tema dei trasporti scolastici, perché lunedì entrerà in vigore l'obbligo del green pass.
Il nostro obiettivo è dare continuità alla scuola nella normalità, per questo sono in corso delle interlocuzioni con il commissario del governo della provincia di Trento, Gianfranco Bernabei".
Così, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, intervenuto in una conferenza stampa in occasione della prima giornata della "maratona vaccinale" in Trentino.
"È indubbio che la disciplina vigente pone qualche problema di applicabilità", ha detto Fugatti che si sta confrontando con gli organismi nazionali assieme agli assessori Bisesti e Gottardi.
In Trentino si stima che gli studenti attualmente non vaccinati siano circa 10.000.
In ogni caso, se applicata con rigore dalla mattina del giorno 6, la normativa avrebbe un effetto molto impattante sui servizi di mobilità, sulla continuità scolastica e sulla vita delle famiglie.
"L'obbligo di disporre di green pass (avere quindi il certificato da vaccino o un tampone negativo) per numeri così elevati, difficilmente potrebbe essere osservato al 100 per cento; basti pensare a chi vive in località periferiche o isolate ed alle enormi difficoltà a munirsi anche solo del tampone per la giornata di lunedì.
Sono certo quindi che, pur se intenzionate a far rispettare la norma, le Regioni insisteranno nel chiedere che la disciplina venga modificata dal governo.
Le forze dell'ordine auspicabilmente concentreranno le loro energie soprattutto al fine di prevenire fenomeni di assembramento o di inadempienza rispetto all'obbligo di utilizzo della mascherina.
Riteniamo al tempo stesso che il controllo del possesso del green pass per chi utilizza il trasporto pubblico non potrà non tenere conto delle difficoltà che potrebbero incontrare alcuni studenti nell'osservare puntualmente la norma, a cui si sommerà quasi certamente una percentuale 'fisiologica' di inadempienze dovute alla giovane età.
Il mio auspicio è che i nostri ragazzi possano affrontare le lezioni con serenità da lunedì, in attesa di una riconsiderazione da parte del governo, dell'impatto prodotto dalle recenti decisioni in materia sul sistema famigliare, sanitario e didattico.
Di tutto questo ho discusso anche con il commissario del governo, che ha confermato come non sia ancora del tutto chiarito se l'aspetto normativo vigente sarà quello definitivo, da qui al 31 dicembre e oltre", così Fugatti.