Trento, grande folla di lavoratori della scuola in assemblea. Dopo il dibattito, corteo verso piazza Dante
Questa mattina, 16 dicembre, al cinema Roma, l'annunciata iniziativa che mette al centro una serie di nodi, comprese la valorizzazione del personale e la questione rovente dell'apertura anche a luglio delle scuole per l'infanzia disposta dalla Provincia. Oltre cinquecento i partecipanti
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TRENTO. In corso questa mattina, a Trento, la mobilitazione del mondo scolastico.
Poco dopo le 8 si è aperta l'assemblea di docenti e personale Ata al cinema Roma di corso Tre Novembre.
Grande l'afflusso di partecipanti all'iniziativa sindacale, molti non hanno trovato posto in sala e hanno atteso fuori per la partenza del corteo.
All'interno del cinema circa 400 persone e qualche altro centinaio all'esterno.
Dopo il momento di discussione, il programma, infatti, prevede un corteo verso piazza Dante e il palazzo della Provincia dove è previsto un presidio.
La mobilitazione di oggi, giovedì 16 dicembre, si concluderà alle 12.
Fra i punti caldi, oltre alle modalità dei rinnovi contrattuali sui quali ieri è stato siglato un protocollo d'intesa, alcune carenze ormai croniche sul fronte del personale e temi roventi quale l'insistenza della Provincia nel riproporre anche l'anno prossimo il prolungamento a tutto il mese di luglio dell'apertura delle scuole per l'infanzia.
Su quest'ultimo punto una settimana fa erano tornate Flc Cgil, Cisl Scuola e Satos, bocciando la giunta provinciale.
Si è parlato anche della questione risorse contrattuali 2019/2021, stabilizzazione dei precari, prororoga dei contratti "Covid", riduzione del numero di alunni nelle sezioni.
Le tre sigle, in un confronto con l'ente pubblico, avevano rimarcato la mancanza di solidi investimenti per l’adeguamento stipendiale e la revisione del profilo professionale del personale della scuola dell’infanzia e dei coordinatori pedagogici, oltre alla mancanza di risorse per le progressioni economiche, la proroga dell’apertura delle scuole nel mese di luglio.
“Una decisione assunta per legge e senza confronto e rinnovo contrattuale”.
In questo quadro, per i sindacati, gli interventi che riguardano la scuola dell’infanzia non solo sono lontani dai grandi investimenti più volte evocati, ma sono “un autentico schiaffo per il personale tutto e per le esigenze delle scuole”.
In merito al reclutamento è stato chiarito che la raccolta delle domande potrebbe partire già intorno alla metà di gennaio 2022. Le laureande potranno presentare domanda con riserva e perfezionare successivamente la propria inclusione a laurea ottenuta. Si sono rivisti alcuni punteggi di servizio, raddoppiato quello per il nido e leggermente aumentato quello della primaria.
Sul caso "aperture a luglio"lo scontro continua.
La Provincia ha annunciato la volontà di tenere aperte in estate le strutture per il terzo anno consecutivo.
Nel 2020 la scelta era legata al lockdown, in una sorta di "recupero" del tempo trascorso a casa dei bambini.
Anche nel 2021 la decisione fu la stessa, ma in quel caso - considerato che le scuole erano rimasta sostanzialmente sempre aperte - si parlò di un aiuto alle famiglie, reduci da mesi difficili legati alla pandemia.
Ora, come prima, i sindacati ribadiscono che per i mesi estivi sono percorribili le soluzioni che si appoggiano ad altri servizi, centri per attività diverse, utili alla conciliazione famiglia/lavoro per le famiglie, ma alternativi al prolungamento della didattica voluto da piazza Dante.
[foto di Alessio Coser]