Scuola, nel prossimo anno scolastico in classe non più di 25 studenti
La giunta provinciale conferma i criteri per la formazione delle classi. Il numero massimo scende a 23 in presenza di studenti con disabilità certificata
TRENTO. Nella seduta odierna (4 marzo) la giunta provinciale ha approvato la deliberazione che fissa i criteri per la formazione delle classi e per la determinazione dell’organico del personale docente per l’anno scolastico 2022/2023, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione.
Viene confermato, nel complesso, l’impianto già applicato negli anni scorsi, finalizzato ad una maggior attenzione rispetto al contenimento della popolosità delle classi nelle quali siano presenti studenti con bisogni educativi speciali.
Al fine di garantire l’appropriatezza e la sostenibilità del servizio, nell’invarianza della popolazione scolastica complessiva, rimane dunque confermato il numero delle classi autorizzate nell’anno scolastico 2021/2022, proseguendo fino al termine del relativo grado di scuola quelle autorizzate in deroga.
Un numero massimo di 25 studenti per classe, che scende a 23, se nella classe sono presenti studenti con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/92, è questo il criterio confermato dalla Giunta provinciale per la formazione delle classi per il prossimo anno scolastico.
«L’impegno - spiega l’assessore provinciale Mirko Bisesti - è quello di garantire un numero contenuto di studenti per classe, al fine di sostenere e accompagnare ogni studente e ogni studentessa nel suo diverso stile di apprendimento in una prospettiva fortemente orientata al successo formativo. Doverosa inoltre l’attenzione verso le classi che includono anche studenti con i bisogni educativi speciali».
Viene garantita la continuità, sino a conclusione del grado di scuola, delle classi autorizzate in deroga nell'anno scolastico 2021/2022 in ragione della pandemia, al fine di dare continuità al gruppo classe e al percorso scolastico degli alunni. Confermato inoltre il monte ore dei docenti della scuola primaria per l’attività di interscuola.
Infine, particolare attenzione è data al potenziamento linguistico nelle sue diverse forme, confermando le risorse e le avanzate progettualità già in essere.