Il Trentino vuole accelerare la transizione energetica verso le rinnovabili: ecco il piano
Dal confronto fra Provincia, mondo delle imprese e aziende del settore emerge la volontà di procedere rapidamente in particolare sul fronte del solare e delle biomasse. In arrivo nuovi incentivi per favorire il passaggio a un sistema di approvvigionamenti più solido e pulito
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TRENTO. Sfruttamento delle biomasse locali, una transizione energetica più rapida e fare fronte comune per aumentare la capacità di produzione energetica rinnovabile.
Queste le proposte emerse in Trentino dopo un incontro della Provincia autonoma con le imprese e i rappresentanti dei produttori di energia sul territorio.
Al centro, il tema del caro energia. Presenti - precisa una nota - il presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti, il vicepresidente Tonina e l'assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Spinelli, oltre a Fausto Manzana, presidente di Confindustria, e Marco Segatta, presidente degli Artigiani.
I rappresentanti delle imprese hanno chiesto interventi per far fronte al caro-energia, sollecitando un intervento della Giunta provinciale sul governo nazionale.
Il presidente Fugatti ha evidenziato come dalla riunione siano arrivati spunti precisi e di prospettiva che verranno considerati dall'amministrazione provinciale in vista dei prossimi provvedimenti. Il vicepresidente Tonina ha sottolineato come "la Giunta provinciale stia lavorando proprio nella direzione di stringere alleanze per dare risposte alla questione energetica".
Sul fronte delle energie rinnovabili - prosegue la nota - è in arrivo un ddl per semplificare le procedure urbanistiche e velocizzare l'installazione così degli impianti fotovoltaici. Per agevolare l'investimento negli impianti fotovoltaici poi, si pensa di affiancare al 50% di credito di imposta nazionale che potrà essere acquisito dai forniti dell'impianto, la rateizzazione in bolletta del restante 50% coinvolgendo i Bim e i Consorzi elettrici.
Per quanto riguarda le imprese, l'assessore Spinelli ha sottolineato come si intenda dare un incentivo del 30% dell'investimento per la realizzazione di impianti fotovoltaici su immobili e capannoni con un impegno della Provincia autonoma pari a 15 milioni di euro per un potenziale di 300 nuovi impianti, triplicando la potenza installata attualmente dalle imprese. Altro progetto riguarda gli impianti pubblici per cui si pensa a una misura per dotarli di impianti fotovoltaici.
"Accanto a ciò, c'è il tema delle comunità energetiche, che possono avere grande sviluppo in un territorio come il nostro in cui la Cooperazione è diffusa e i Comuni possono essere coinvolti - ha aggiunto il vicepresidente Tonina - Il Pnrr prevede per il Trentino circa 50 milioni di euro a tasso zero per 10 anni proprio per le Comunità energetiche".