Coronavirus, sanitari no vax guariti: gli oss rischiano lo stop immediato
Il decreto legge dice che medici e infermieri possono lavorare, ma solo a “tempo”: poi, circa a giugno, a casa fino al 31 dicembre. Nel testo non si citano gli Oss che quindi dovrebbero essere sospesi
TRENTO. La questione del personale sanitario no vax ma guarito continua a tenere banco. Il decreto legge chiarisce alcune questioni: prima di tutto l'obbligo vaccinale per medici, infermieri, oss e le altre professioni sanitarie è stato prorogato al 31 dicembre 2022.
Secondo: seppur "a tempo" il non vaccinato guarito può lavorare in reparto. Nel dettaglio: «In caso di intervenuta guarigione l'Ordine professionale competente, su istanza dell'interessato, dispone la cessazione temporanea della sospensione».
E qui si pone il primo problema: medici e infermieri hanno un ordine di riferimento, ma ad esempio gli oss non lo hanno. Se ne deduce che questa nuova regola per loro non valga. E, quindi, gli oss no vax ma guariti che attualmente sono regolarmente al lavoro andrebbero sospesi subito. Su questo l'Azienda sanitaria fa sapere che «siamo al lavoro per interpretare il nuovo decreto e chiarire alcuni punti. La prossima settimana comunicheremo la nostra posizione e come si agirà nei confronti del personale non appartenente a un Ordine professionale sanitario».
Un altro tema è la durata della "sospensione della sospensione". «La sospensione riprende efficacia automaticamente qualora l'interessato ometta di inviare all'Ordine professionale il certificato di vaccinazione entro e non oltre tre giorni dalla scadenza del predetto termine di differimento»: da una parte si parla di 120 giorni (più 3), ma da un'altra, secondo alcune circolari inviate in Trentino nel settore socio sanitario, si parla di 90 giorni (più 3). Anche questo dovrà essere chiarito. Fermo restando che intorno a inizio giugno (la maggior parte delle guarigioni è avvenuta a inizio febbraio, dopo il boom di contagi a gennaio) bisognerà inevitabilmente agire, "mandando a casa" prima dell'estate decine e decine di professionisti (improbabile che chi non si è vaccinato in 15 mesi lo faccia a "fine guarigione") .
Con i vaccinati, ancora una volta, costretti a dover gestire i problemi che scaturiranno in corsia. La questione, quindi, non è in ogni caso risolta. Non si tratta di interpretazioni giuste o sbagliate: è evidente dal decreto che tra un paio di mesi tutto il personale sanitario non vaccinato, anche se guarito, andrà sospeso. E fino al 31 dicembre. Il problema, quindi, è stato solamente rinviato: il decreto legge conferma con chiarezza che l'obbligo vaccinale per il personale sanitario resta e che la guarigione è solamente una sorta di parentesi temporanea.