Pro Loco trentine più forti del Covid: quasi 200 realtà, 20mila volontari e numeri in costante crescita
Oltre due anni di pandemia non hanno fermato l’attività delle Pro Loco trentine, che guardano con fiducia al loro futuro. Oggi si è svolta l’assemblea annuale, Cesare Pellegrini eletto consigliere nazionale
MEANO. L’appuntamento annuale di ritrovo e confronto delle Pro Loco trentine costituito dall’assemblea generale della Federazione trentina delle ProLoco - UNPLI Trentino Alto Adige, arriva in un periodo particolarmente significativo per l’attività delle Pro Loco.
Con il cosiddetto Decreto Riaperture 2022 (D.L. 24 marzo 2022, n. 24) a partire dal primo aprile c’è stato un allentamento delle regole messe in campo per contrastare l’epidemia, semplificando quindi l’organizzazione di sagre, feste di paese e iniziative culturali, che portano importanti ricadute sulla socialità e sulle economie locali.
“Le Pro Loco trentine – è stato detto nel corso dell’assemblea di oggi, domenica 10 aprile – godono di ottima salute: nonostante la pandemia, negli ultimi due anni sono nate dieci nuove associazioni. La riduzione della vita sociale a seguito della pandemia non ha fermato i volontari, che hanno reagito con creatività e impegno, diventando il fulcro di una socialità basata su assistenza, servizio e sostegno ai più deboli”.
Tra le questioni più importanti trattate in assemblea, a cui sono intervenute oltre 30 Pro Loco, vi sono state l’approvazione del bilancio consuntivo, che mostra un mondo delle Pro Loco in salute anche dal punto di vista finanziario, e l’elezione del consigliere nazionale UNPLI per il Trentino. All’unanimità è stato eletto Cesare Pellegrini, Consigliere della Federazione della trentina delle Pro Loco, che avrà il compito di portare le istanze delle Pro Loco trentine al Consiglio nazionale UNPLI, con lo scopo di dare la maggiore visibilità possibile ai nostri territori.
Altra novità significativa è la presentazione del Piano Strategico 2022-2024 della Federazione Trentina delle Pro Loco, frutto delle riflessioni che hanno impegnato il Consiglio della Federazione della trentina delle Pro Loco nell’ultimo anno: “Tutto ciò si traduce in una vision basata su due principali capisaldi: le Pro Loco contribuiscono a rendere le comunità vive, sostenibili, resilienti e sensibili al benessere sociale e sono in grado di innescare processi di cambiamento culturale basato sulla valorizzazione delle proprie eccellenze”.
“Organizzando e promuovendo le loro attività, le Pro Loco migliorano la qualità della vita all’interno della comunità, di cui indicatori importanti sono le relazioni, il benessere soggettivo, l’ambiente, il paesaggio e il patrimonio culturale”.