Apss, per il direttore generale Ferro un contratto da 185 mila euro: i predecessori guadagnavano meno
L'importo è superiore a quello dei suoi predecessori ed è prevista anche la possibilità di incrementare la cifra fino al 20% in base agli obiettivi raggiunti. Il dg precedente, Per Pier Paolo Benetollo, aveva uno stipendio lordo di 20 mila euro inferiore
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TRENTO. É stata pubblicata la delibera di nomina del direttore dell’Azienda sanitaria trentina, Antonio Ferro.
Lo schema di contratto prevede per lui una retribuzione di 185 mila euro annui lordi con possibilità di incrementare la cifra fino al 20% in base agli obiettivi raggiunti (37 mila euro che aggiunti ai 185 possono portare il totale a 222).
Un importo che supera quelli che erano stati stabiliti per i suoi predecessori.
Per Pier Paolo Benetollo, infatti, il contratto prevedeva 165 mila euro con un aumento massimo fino al 20% (198 totali).
Per Paolo Bordon il contratto prevedeva 175 mila di importo base con una percentuale più alta di stipendio variabile (30%). Nel 2010 la Giunta aveva deliberato 196 mila euro per Luciano Flor e nella conferma del 2016 l'importo era sceso a 190 mila.
Nel contratto Ferro è impegnato a lavorare a titolo esclusivo, a tempo pieno e - si legge - il suo incarico è «incompatibile con la sussistenza di altro rapporto di lavoro, dipendente o autonomo o cariche che comportino un impegno lavorativo ricorrente e continuativo o che comunque si pongano in pregiudizio della funzione di direttore generale».
Ora si dovrà capire se la nomina a direttore generale è compatibile con quella di presidente della Siti, Società italiana di igiene preventiva e sanità pubblica.
Ferro è a capo della Siti dal gennaio dello scorso anno e la durata dell’incarico è per tutto il biennio 2021-2022.
Come anticipato dal presidente Fugatti nel corso della conferenza stampa, l’incarico di dg sarà di 5 anni.
Come per gli altri contratti è prevista la possibilità di revoca da parte della giunta provinciale nel caso venga meno la fiducia prima della data di scadenza e anche il dg potrebbe andarsene dando un preavviso di 60 giorni.