Concerto di Vasco Rossi: il piano di sicurezza sanitaria prevede fino a 1.100 emergenze
I turni in ospedale sono stati potenziati sulla base di una proiezione statistica basata sui numeri del Modena Park 2017. L’obiettivo per venerdì 20 maggio è gestire sul posto la gran parte dei casi, utilizzando i cinque posti medici di pronto soccorso predisposti con 112 posti letto di cui due di terapie intensive
TRENTO. Un concerto è una festa. Senza dubbio. Ma perché più o meno 120 mila persone si divertano, c'è una macchina mastodontica che garantisce loro di farlo in sicurezza anche dal punto di vista sanitario.
Al centro di questa macchina Trentino emergenza, che in collaborazione con i volontari e il personale del pronto soccorso ha messo in campo un piano ad hoc: 5 posti medici avanzati, 112 posti letto in tenda, di cui 2 di terapia intensiva, 50 squadre a piedi, dislocate tra il pubblico, fino a 16 ambulanze e mezzi di soccorso attorno all'area del concerto, 300 soccorritori, 50 infermieri e 24 medici dedicati nell'arco di tre giorni. E questo solo per la sicurezza del pubblico del concerto. Ma altrettanti sforzi saranno messi per il potenziamento dei servizi sanitari normali.
Perché, spiega il direttore dell'unità operativa di Trentino Emergenza, Andrea Ventura, «la difficoltà in questi eventi è da una parte assicurare assistenza nell'emergenza, dall'altra far sì che la popolazione abbia garantiti i servizi sanitari normali. Siamo pronti su entrambi i fronti».
Le proiezioni.
Non si può sapere cosa accadrà, ma partendo da quanto accaduto al Modena Park 2017 - dove ci furono 2.052 pazienti, di cui 44 in ospedale - la macchina è parametrata su circa 1.100 interventi, di cui 24 diretti al Santa Chiara. I problemi prevalenti si immagina siano svenimenti, ansia, traumi e problemi gastroenterologici. «L'obiettivo è gestire il numero maggiore possibile di pazienti nell'area del concerto e comunque fuori dall'ospedale, per non appesantire il nosocomio - spiega Ventura - per questo molti sforzi saranno concentrati su quell'area».
I soccorsi a Mattarello e in piazza Dante.
Attorno alla San Vincenzo l'assistenza sarà organizzata attraverso 5 posti medici avanzati: 3 saranno su 3 dei 4 vertici dello spazio del concerto, il quarto nella zona della vicina cantina di Trento, mentre il quinto sarà aperto - solo in fase di deflusso - in piazza Dante, per assistere se ce ne sarà bisogno chi aspetta i treni speciali. I posti medici avanzati sono enormi strutture, messe a disposizione dalle associazioni di volontariato, realizzate con le tende: si entra dal triage, da sì ci si sposta in due diversi ambulatori - uno per i casi lievi, l'altro per i codici gialli o rossi - e da lì ai posti di osservazione breve, con i posti letto. In tutto, i posti letto saranno 112, di cui 2 per le eventuali terapie intensive, con ventilatore polmonare per pazienti intubati.
Ogni posto medico avanzato avrà ecografo e monitor per il controllo dei parametri. Ad accogliere i pazienti ci saranno un medico e un infermiere del pronto soccorso, i soccorritori volontari e un equipaggio completo di Trentino Emergenza, quindi un medico, un infermiere e un soccorritore. Ad ogni posto medico saranno assegnate due ambulanze, che serviranno o per portare eventualmente i feriti in ospedale o per portare i feriti dall'area del concerto al posto medico avanzato.
Ma dentro la folla come si farà?
Intanto saranno allestiti 18 Dae (defibrillatori) a disposizione del pubblico. Ma soprattutto saranno predisposte delle squadre a piedi, che si muoveranno tra il pubblico. «Ogni squadra avrà da 2 a 5 soccorritori volontari - spiega Ventura, mentre mostra la mappa della san Vincenzo divisa in scacchetti numerati - nei momenti di maggior afflusso, quindi dalle 21 del venerdì, ci saranno 50 squadre in contemporanea al lavoro, con zainetto per la prima assistenza. Il loro compito è aiutare chi si sente male lì nella folla».
Il personale.
Tra personale di Trentino Emergenza e volontari, la mobilitazione è davvero massiccia: in tre giorni - dal mattino di giovedì al mattino del sabato - sono ciovolti 300 soccorritori, circa 50 infermieri, 24 medici. «Chi è impegnato nell'organizzazione già ora lavora a pieno ritmo - osserva Ventura, mentre poco in là i colleghi sistemavano in magazzino l'attrezzatura, nel loro giorno libero - naturalmente sono pronti, l'emergenza non li spaventa perché è il loro lavoro. E hanno anche grande entusiasmo, ma le cose da fare sono tante e il tempo poco». La maggior parte del personale, sarà chiamato i primi giorni della prossima settimana, quando saranno definiti gli ultimi dettagli, per la riunione operativa dove saranno chiarite le procedure.
I servizi per i residenti.
Chi non c'entra con il concerto di Vasco non dovrebbe avere conseguenze: «L'accesso all'ospedale è libero, quindi sono garantite visite e attività programmate. L'unica cosa - prosegue Ventura - è tener conto che potrebbe esserci traffico, quindi l'utenza ne tenga conto per calcolare i tempi». L'ospedale garantirà i servizi, come al solito, anche grazie a turni rinforzati sia venerdì che sabato, in pronto soccorso, rianimazione, sale operatorie, ostetricia, emodinamica e radiologia.
È rafforzato anche il servizio di continuità assistenziale: per i non residenti è stata attivata la guardia medica turistica il venerdì, con due medici dedicati, con accesso via centrale (tel. 116117). C'era timore, nelle settimane scorse, che ci fossero problemi d'accesso agli ambulatori medici: no, sarà sempre accessibile il proprio dottore.Per quanto riguarda infine i soccorsi in emergenza per i residenti, l'unica criticità sul solo venerdì era quella di raggiungere senza perdite di tempo l'area a sud. Per questo un'ambulanza stazionerà fissa a sud dell'arena, grazie alla collaborazione con i pompieri volontari di Mattarello e Romagnano.