Cda dell'A22, Fugatti toglie Gerosa e nomina la sindaca di Riva, Cristina Santi
Grandi manovre per le 14 poltrone (per la legge Madia dovrebbero essere solo 5, rischio impugnazione): per il Comune di Trento in corsa Ianeselli, e l’attuale presidente Itea potrebbe essere «ripescata» dalla Provincia
TRENTO. Via Francesca Gerosa e dentro Cristina Santi. La giunta regionale svela le sue carte per il nuovo consiglio di amministrazione di Autostrada del Brennero spa.
Nel luglio 2019, la Regione, primo azionista di Autobrennero (32,29% del capitale), con decreto del presidente pro tempore, Arno Kompatscher, designò il poker formato da Hartmann Reichhalter, Diego Cattoni, Richard Amort e Francesca Gerosa.La riconferma dei primi due nomi, dell'avvocato Reichhalter, che per il triennio 2019-'22 è stato il presidente della spa di via Berlino, e del manager Cattoni, che da amministratore delegato si è fatto carico dello sblocco della procedura per il rinnovo della concessione di A22, era scontata: non si mette in discussione il vertice che ha gestito la complicatissima partita della concessione. Soprattutto perché la partita è solo all'inizio e, dopo il deposito della proposta di partenariato pubblico-privato lo scorso 11 maggio, con l'ente concedente (il Mims, Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili) si apriranno mesi di confronto, non appena - questa è la speranza - sarà riconosciuto il pubblico interesse della proposta i cui capisaldi sono la durata (50 anni di concessione) e la montagna di investimenti (7,25 miliardi di euro) previsti lungo i 314 km di autostrada dal Brennero a Modena. Reichhalter, al tempo, fu indicato da Kompatscher, Cattoni da Fugatti.
Sulle designazioni proposte dalla Regione, per legge deve esprimersi la competente commissione legislativa consiliare. Per questo, l'attuale presidente della Regione, Maurizio Fugatti, ha nei giorni scorsi, con lettera, fatto richiesta di parere al presidente del Consiglio regionale, Josef Noggler. Ed ecco la sorpresa. Accanto ai nomi, scontati, di Reichhalter e Cattoni, c'è ancora quello di Richard Amort: da designare, tutti e tre, «anche alla luce della delicatezza della procedura finalizzata alla concessione della tratta autostradale» (Amort, ex sindaco di Fortezza, è riproposto da Kompatscher). Non c'è più, invece, quello di Francesca Gerosa.
Fugatti, è sua la scelta, ha deciso si sostituirla con Cristina Santi, sindaca di Riva del Garda, in considerazione che «la stessa ha maturato una significativa esperienza in materia di amministrazione di imprese private».
Nel curriculum allegato alla richiesta di parere, si ricorda la gestione operativa delle attività dello Studio Santi Commercialista (quello paterno).
Gerosa, grazie all'incarico in Autobrennero, siede anche nel cda di Str-Brennero Trasporto su Rotaia spa e nel cda di Autostrada Regionale Cispadana spa. Per altro, prima ancora, nel gennaio 2019, era stata nominata pure nella controllata Rtc-Rail Traction Company spa, pochi mesi dopo che non era riuscita a farsi eleggere in consiglio provinciale in quota Fratelli d'Italia.
Quando però, nel maggio 2021, Fugatti decise di piazzare Gerosa pure alla presidenza di Itea spa, furono proprio i "compagni" di partito a prendere le distanze: «Estranei alla nomina di Gerosa alla presidenza di Itea» disse subito il consigliere provinciale Claudio Cia.
Il fatto che Fugatti, da presidente della Regione, la scarichi ora dal cda di Autobrennero (salvo non voglia ripescarla in quota Provincia autonoma di Trento, oggi rappresentata dall'ingegner Raffaele De Col) e, di conseguenza, da tutti gli incarichi nelle partecipate, è però tutto da interpretare.
Per il fatto che Gerosa è indicata come figura di riferimento della ipotetica "Lista del presidente" che alle provinciali dell'autunno 2023 dovrebbe affiancare la Lega con l'obiettivo di riconfermare Fugatti alla presidenza della Provincia.
Una lista che ha per protagonista l'assessore tecnico Achille Spinelli. Che, non a caso, è stato il primo, nelle scorse settimane, ad esprimere massima fiducia nell'operato di Gerosa alla guida di Itea, nonostante i ritardi accumulati nella riqualificazione degli edifici con il Superbonus al 100%.
I soci di Autobrennero rinnoveranno il cda nell'assemblea di metà luglio. Prima, vogliono avere la certezza che il governo non impugni la legge regionale che ha riconfermato, in deroga alla Madia, un cda con 14 membri, quindi oltre il limite di 5.
Per il Comune di Trento (socio con il 4,23% delle azioni), al posto dell'avvocato Luigi Olivieri, che di Autobrennero è stato presidente prima di Reichhalter, è intenzionato ad entrare in cda direttamente il sindaco Franco Ianeselli. Esattamente come fa il Comune di Mantova con il sindaco Mattia Palazzi, che oggi è nel comitato esecutivo della società. Una presenza del sindaco di Trento giustificata, come sopra, con il periodo che si apre di trattativa con il governo per la nuova concessione.