TRENTO. Poche parole pronunciate senza alcun accento: «Dammi tutti i soldi che hai». Un individuo con il volto completamente coperto da berretto, occhiali da sole e bandana tirata fin sopra il naso ha tentato di rapinare la tabaccheria di piazza Libertà a Gardolo.

Nel via vai della domenica mattina, ha atteso il momento propizio: le campane della chiesa avevano appena terminato di suonare per mezzogiorno quando è entrato nella tabaccheria e ha intimato alla commessa di consegnargli il denaro. Le ha anche mostrato un sacchetto di colore verde in cui versare i soldi, ma è stata pronta la reazione della donna. «Non abbiamo nulla, i soldi li ha portati via la titolare» gli ha detto.

«Sei sicura?» l'ha incalzata il malintenzionato che, a fronte della conferma dell'assenza di denaro in cassa, se ne è andato.

«Grazie alla prontezza di riflessi della mia collaboratrice l'episodio si è risolto tutto sommato con un enorme spavento - spiega la titolare Laura Riccadonna - Ma rimane l'amarezza di essere una delle categorie più a rischio e meno difese: le tabaccherie offrono sempre maggiori servizi, dal lotto e "gratta&vinci" al pagamento di bollettini, sanzioni e F24. Se banche e uffici postali hanno sistemi di protezione, da noi invece si entra liberamente. Senza dimenticare che siamo a rischio di truffe telematiche, ad opera di hacker e di persone che richiedono ricariche telefoniche.

Il tema della sicurezza è prioritario anche per il nostro sindacato, la Federazione italiana tabaccai (in sigla Fit, ndr)». Ieri, dunque, una tentata rapina che fortunatamente è avvenuta senza violenza fisica. «Un fatto che testimonia il livello di esasperazione della gente: solo un disperato può fare una cosa simile - prosegue Riccadonna - Tra l'altro abbiamo procedure ben precise e teniamo poco contante in cassa. Il problema è il livello di stress e di paura che generano questi episodi a chi lavora».

La tentata rapina si è verificata a Gardolo, in piazza e in pieno giorno. È esagerato parlare di un problema di sicurezza nel sobborgo? «Diciamo che il passaggio di una volante, dei carabinieri o del vigile di quartiere non può che farci piacere» evidenzia la titolare.

Non appena il malintenzionato è uscito dalla tabaccheria, è stata chiamata la polizia. Sono intervenute due volanti e gli agenti hanno acquisito le registrazioni delle telecamere interne dell'attività commerciale. Oggi la titolare ha presentato formale denuncia.