Domato nella notte il pauroso incendo alla discarica di Ischia Podetti, resta la preoccupazione per la grande quantità di fumo
Fiamme divampate in un deposito che ospitava 560 tonnellate di materiali ingombranti provenienti dalla raccolta nei Crm. Intenso lavoro per oltre 80 vigili del fuoco, proseguono la sorveglianza e le verifiche dell'Appa sull'inquinamento ambientale. La gigantesca nube di sostanze contaminanti è stata portata dal vento verso nord. Chiuse in via precauzionale le aree esterne del centro sportivo a Trento nord, riaperta stamattina la pista ciclabile
L'ALLARME Furioso incendio nell'area di ischia Podetti, a nord di Trento
LA NUBE La colonna di fumo va verso nord, interessando aree abitate
FOTOGALLERY Le fiamme e decine di vigili del fuoco al lavoro
VIDEO/1 L'enorme nube nera vista dalla tangenziale
VIDEO/ 2 L'intervento in forze dei vigili del fuoco
VIDEO/3 La nube vicino ai tralicci e l'arrivo dei pompieri
VIDEO/4 La gigantesca nuvola vista da Lavis
TRENTO. È arrivata poche ore fa, appena prima dell'una e trenta della notte, la notizia che molti attendevano: domato il furioso incendio di materiali da smaltire scoppiato nel tardo pomeriggio di ieri alla discarica di Ischia Podetti.
Resta la preoccupazione per la enorme quantità di fumo nero sprigionatasi dal rogo, che ha interessato il deposito di 560 tonnellate di materiale ingombrante che si trova nel piazzale dell'impianto per rifiuti.
La gigantesca colonna di fumo già poco dopo lo scoppio del rogo è stata spostata dal vento in direzione nord, interessando in particolare anche aree abitate di Lavis e di Meano e oltre, fino alla piana Rotaliana e alla Bassa Atesina in Alto Adige. Le analisi ora stabiliranno quale sia la situazione per quanto riguarda la presenza di polveri sottili nell'aria.
Una nota della Provincia informa che sono stati impegnati oltre ottanta operatori appartenenti al Corpo permanente dei vigili del fuoco di Trento e ai Corpi dei Vigili del fuoco volontari di Cognola, Gardolo, Fornace, Lavis, Meano, Ravina, Romagnano, Vigolo Baselga, Sardagna e Sopramonte.
Questa mattina erano ancora chiuse, in via precauzionale le aree esterne del centro sportivo a Trento nord (prati e piscine), poi riaperte così come la pista ciclabile.
"Il materiale ammassato nel piazzale della discarica - si legge nel comunicato - è stato smosso attraverso l’impiego di tre pale meccaniche: un’operazione attraverso la quale è stato scongiurato il rischio che le fiamme si propagassero ulteriormente".
L’area è rimasta illuminata per l’intera notte con le fotoelettriche per consentire ai vigili del fuoco di monitorare la situazione. Eventuali piccoli focolai che dovessero svilupparsi saranno domati attingendo l’acqua dal fiume Adige.
Quanto alle cause delle fiamme, ora, spiega ancora piazza Dante, il Corpo permanente dei vigili del fuoco e le autorità preposte valuteranno le possibili origini dell’incendio.
Contestualmente saranno compiuti gli approfondimenti necessari da parte dell’Agenzia protezione ambientale (Appa) sul fronte dell'inquinamento e della salute.
"Terna ha riattivato la linea elettrica che passa in prossimità della discarica, dopo la breve sospensione che peraltro non ha creato alcun disagio alla cittadinanza", precisavano ieri notte le autorità.
Il materiale andato a fuoco - spiegano i responsabili della discarica - proviene dai Centri raccolta materiali e viene controllato in fase di ingresso. Le fiamme si sono sviluppate nella parte centrale del deposito e si è scongiurato il rischio che l’intero deposito ne fosse interessato.