Rogo nella discarica di Trento, aperta un’inchiesta: il reato ipotizzato è di incendio colposo
Se l'allerta è rientrata, ora è proprio sui livelli di diossina che si appunta l'interesse dei tecnici. I dati si avranno solo nei prossimi giorni e se è caduto l'ordine di tenere le finestre chiuse, resta vivo l'invito a lavare molto bene frutta e verdura prima di consumarla
TRENTO. Ha bruciato per circa 5 ore il deposito di rifiuti ingombranti della discarica di Ischia Podetti, a Trento. Oltre 560 tonnellate di materiale che i vigili del fuoco sono riusciti a spegnere solo all'1 di notte. Nel frattempo il denso fumo nero, spinto dal vento, spargeva inquinanti dalla zona nord di Trento fino a Bolzano.
E se l'allerta è rientrata, ora è proprio sui livelli di diossina che si appunta l'interesse dei tecnici. I dati si avranno solo nei prossimi giorni e se è caduto l'ordine di tenere le finestre chiuse, resta vivo l'invito a lavare molto bene frutta e verdura prima di consumarla.
Intanto la procura di Trento ha aperto un'inchiesta: il reato ipotizzato è di incendio colposo e per ora non ci sono indagati. Dopo il rogo il governatore Fugatti torna a proporre il termovalorizzatore.