Sanità / Il caso

Una interrogazione in Consiglio provinciale sugli studi dell’ex primario Tateo

Il consigliere di Onda Filippo Degasperi solleva degli interrogativi sui titoli effettivamente in possesso del ginecologo coinvolto nella vicenda della scomparsa della dottoressa Sara Pedri

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TRENTO. Una interrogazione depositata in consiglio provinciale da Filippo Degasperi (Onda) solleva degli interrogativi sui titoli effettivamente in possesso dell’ex primario di Ginecologia dell’ospedale Santa Chiara, Saverio Tateo, il medico indagato per maltrattamenti sul posto di lavoro in un procedimento che vede 21 parti lese tra cui la giovane ginecologa scomparsa Sara Pedri.

Nell’interrogazione si rilevano alcune incongruenze relative all’effettivo possesso da parte di Tateo della specializzazione in ginecologia. In particolare, sul sito della Federazione nazionale degli Ordini dei medichi chirurghi, dove sono riportati i nomi di tutti gli iscritti, l’ex primario, nato nel ’62, del Santa Chiara risulta iscritto all’Ordine dal 1989 come laureato in medicina e chirurgia all’Università di Pavia, ma non viene citata alcuna specializzazione, lo stesso risulta anche dal sito dell’Ordine di Milano al quale Tateo è iscritto.

Nel curriculum vitae del medico, che figura sul sito dell’Azienda sanitaria provinciale, sotto la voce titolo di studio si trova: «1 marzo 1987: Laurea in medicina e chirurgia e Diploma di Specializzazione con pieni voti lode presso Università di Pavia con indirizzo/specializzazione in Ginecologia e Ostetricia». Non si specifica quando sarebbe stata acquisita la specializzazione, oltre all’incongruenza sulla data della laurea (1987 invece di 1989). Per queste ragioni Degasperi chiede alla Provincia se al momento dell’assunzione l’Azienda sanitaria abbia valutato i titoli e le dichiarazioni e se Tateo risultasse in possesso della specializzazione in ginecologia.