Indennità dei sindaci, ecco gli aumenti: la giunta regionale vara il regolamento
Dal primo gennaio 2023 scatteranno gli aumenti delle indennità di 161 primi cittadini in provincia. Quello di Trento dovrà aspettare il 2024, niente variazioni per Rovereto, Pergine, Riva e Arco dove lo "stipendio" era già stato adeguato. A cascata cresceranno gli adeguamenti al rialzo per vicesindaci e assessori
TRENTO. Dal primo gennaio 2023 scatteranno gli aumenti delle indennità di 161 sindaci trentini (quello di Trento dovrà aspettare invece il 2024), fino quasi a raddoppiare per alcune fasce. E a cascata aumenteranno quelle di vicesindaci e assessori.
Non vengono toccate, invece, le indennità dei sindaci dei comuni più grandi (salvo il capoluogo) ovvero Rovereto, Pergine, Arco e Riva del Garda, che restano invariate.
Lo ha deciso l'estate scorsa la giunta regionale che ha infilato l'aumento dei compensi per gli amministratori locali nell'assestamento di bilancio della Regione poi approvato a luglio dal Consiglio con un consenso largo da parte delle forze politiche.
La novità, visto che la competenza è regionale, riguarda anche gli amministratori altoatesini, per un costo complessivo aggiuntivo - fra Trento e Bolzano - di circa 4,2 milioni di euro.
Ora la giunta regionale, presieduta dal trentino Maurizio Fugatti, ha deliberato il Regolamento attuativo con la tabella di quanto spetta di indennità al sindaco di ogni singolo Comune, in base alla fascia di popolazione, e il ricalcolo dei compensi, in proporzione, di vicesindaci, assessori comunali, presidenti del consiglio comunale.
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