Crimine, il Trentino si difende: rete di telecamere sulle strade di confine e Osservatorio contro le infiltrazioni mafiose
I punti d'azione previsti dal protocollo d'intesa per la sicurezza della provincia siglato al Commissariato del governo. L'accordo renderà anche interoperativi i sistemi tecnologici di videosorveglianza
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TRENTO. Una fitta rete di telecamere per la lettura delle targhe lungo le arterie di accesso al territorio della provincia di Trento potrà essere attivata per contribuire ad innalzare le misure di sicurezza contro la criminalità, anche di natura informatica, grazie al supporto specialistico di Trentino Digitale.
Inoltre, verrà formalmente istituito l'Osservatorio permanente sui rischi di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico-sociale, organismo del quale faranno parte oltre alle forze dell'ordine, la Procura, la Banca d'Italia, i rappresentanti delle categorie economiche e dei maggiori sindacati provinciali.
Sono i contenuti del protocollo d'intesa per la sicurezza della Provincia di Trento siglato al Commissariato del governo. Il documento, sottoscritto dal Commissario del Governo, Gianfranco Bernabei, dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e dal presidente del Consiglio delle autonomie locali, Paride Gianmoena, ha lo scopo di valorizzare la capacità di fare rete fra le istituzioni.
L'accordo - sottolinea una nota - renderà interoperativi i sistemi tecnologici di videosorveglianza per conseguire un migliore controllo coordinato del territorio e valutare la possibilità di evolvere i sistemi esistenti con eventuali ulteriori necessità che dovessero emergere da parte delle forze dell'ordine.