Costi di riscaldamento raddoppiati: situazione meno drammatica, ma si risparmia abbassando i gradi
Giampiero Cozzio, amministratore oltre che rappresentante dei piccoli proprietari, ammette che le difficoltà di una normale famiglia in affitto è mediamente meno impattante e più facile da affrontare rispetto a quella di famiglie che vivendo in case Itea vivono di solito una maggiore precarietà economica
TRENTO. «In un grosso condominio di cui sono amministratore le spese di riscaldamento complessive per il 2022 arriveranno a centomila euro, mentre il preventivo per l'anno prossimo è di 190.000 euro». Giampiero Cozzio, amministratore oltre che rappresentante dei piccoli proprietari, ammette che le difficoltà di una normale famiglia in affitto è mediamente meno impattante e più facile da affrontare rispetto a quella di famiglie che vivendo in case Itea vivono di solito una maggiore precarietà economica. Ma è fuori di dubbio che un raddoppio secco delle spese condominiali crea difficoltà a tutti.
Altro esempio: in un condominio un po' più piccolo che ha chiuso il bilancio a fine novembre il consuntivo per il gas è stato di 33mila euro mentre l'anno prima era stato di 18mila euro. E anche le spese per l'energia elettrica, che nei condomini sono molto meno impattanti perché riguardano solo le parti comuni, hanno comunque subito un aumento del 62% che contribuisce ad aumentare le difficoltà.
«Per fortuna quelli che non pagano nel privato sono un numero limitato - spiega Cozzio - anche se ci aspettiamo un aumento della morosità». Un fenomeno che è comunque già verificato è l'abbassamento dei gradi dell'acqua e la diminuzione del numero di ore di riscaldamento deliberata in molti condomini, dove poi all'interno dei singoli alloggi si nota una tendenza ad abbassare i gradi, dove sono installati i contabilizzatori, e a cercare di scaldarsi con fornelletti e maglioni.
Gilberto Magnani, presidente dell'associazione degli amministratori Anaci, conferma le difficoltà anche se non paragonabili a quelle che si riscontrano in alcuni condomini dell'Itea. «L'entità di certe richieste di conguaglio mi hanno sinceramente sorpreso» spiega. Certo comunque anche nel privato il problema si fa sentire e la tendenza è quella di andare incontro agli inquilini in difficoltà soprattutto con una maggiore rateizzazione: «Invece che chiedere tre versamenti in un anno magari se me chiedono sei, così da diluire maggiormente i costi». Anche Magnani si aspetta qualche morosità in più nel prossimo anno, anche se sempre all'interno di un dato fisiologico.
«In ogni caso non credo che Dolomiti Energia arriverà a tagliare la corrente a qualcuno». E la speranza è che il caro bollette sia una tempesta passeggera. «Mi auguro che alla fine dell'anno prossimo - dice lanciando una nota di ottimismo - ci possa essere un calo dei prezzi e la restituzione di una parte quanto anticipato dai condomini».