Cani alla catena, stop da luglio: multa fino a 800 euro per chi non rispetterà le regole
“Il Consiglio provinciale ha deciso di lasciare un ampio margine di tempo ai proprietari dei cani attualmente detenuti alla catena, per poter approntare le modifiche necessarie per custodire gli animali” spiega Enpa
L'ALLARME Boom di animali maltrattati
LO SPORTELLO A Trento inaugurato il 12 gennaio lo sportello LAV contro i maltrattamenti degli animali
TRENTO. Divieto di tenere i cani alla catena, pena una sanzione da 400 a 800 euro: la legge è stata approvata, ma il divieto non è ancora operativo. Lo diventerà a partire dal luglio 2023, ma in molti, credendo che già da ora fosse in vigore la norma, in questi giorni hanno moltiplicato le segnalazioni all'Enpa.
“Il Consiglio provinciale ha deciso di lasciare un ampio margine di tempo ai proprietari dei cani attualmente detenuti alla catena, per poter approntare le modifiche necessarie per custodire gli animali” spiega Enpa.
”Ancora, il divieto di detenzione alla catena prevede delle deroghe, per ragioni sanitarie, documentabili e certificate da parte del veterinario curante, o per ragioni urgenti e temporanee di sicurezza, sulla base dei criteri stabiliti dalla giunta provinciale, sentiti la commissione provinciale per la protezione degli animali d'affezione, la federazione provinciale allevatori e la competente commissione permanente del Consiglio provinciale. Ed è suoi criteri che la nostra associazione ha espresso parere contrario, in quanto non potevamo tutelare gli animali, accettando aprioristicamente dei criteri che non si conoscono ancora oggi, che potrebbero stravolgere e inficiare il divieto di detenzione alla catena”.
”Non solo, ci pare quantomeno stravagante che a dare il proprio parere sui criteri da utilizzare per applicare le deroghe venga sentita la categoria degli allevatori (che si occupano di animali da reddito), mentre non è stato considerato importante acquisire il punto di vista di etologi e i veterinari comportamentalisti”.
E sempre sul fronte animali, una seconda novità sta per diventare operativa: gli sportelli territoriali contro il maltrattamenti. Uno sportello che si accompagna anche ad un'applicazione, sempre per fare delle segnalazioni: “Attraverso gli sportelli potremo salvare qualunque animale si trovi in difficoltà o sia vittima di soprusi e violenze, in collaborazione con le Istituzioni preposte - spiega la Lav - Gli sportelli contro i maltrattamenti Lav raccoglieranno infatti le segnalazioni riguardanti comportamenti costituenti reato in danno agli animali e le gestiranno in collaborazione con le forze di Polizia”.
”Lo sportello di Trento avrà una triplice struttura e accoglierà le segnalazioni: sia grazie all'apertura al pubblico presso la Sede Lav di Trento; sia attraverso un numero di telefono, dove la responsabile dello sportello risponderà alle chiamate e prenderà in carico le segnalazioni; sia, infine, attraverso una app da noi sviluppata. Si tratta di uno strumento innovativo, semplice e veloce di segnalazione, che permetterà a cittadine e cittadini di essere sempre in contatto con Lav per denunciare casi di violenza e maltrattamento nei confronti di tutti gli animali”.