Inceneritore, le perplessità di Ianeselli: “Prima il tipo di impianto, poi la localizzazione”
L’assessore provinciale Tonina ha presentato alla giunta del Cal il documento che integra il Piano provinciale indicando di chiudere il ciclo con un impianto di 80mila tonnellate
ASSOCIAZIONI “Un progetto senza senso, pronti a tutto per fermarlo”
TONINA Via libera al nuovo impianto per lo smaltimento rifiuti
ALTERNATIVE "Altre soluzioni contro scelte dannose per ambiente e salute"
PROVINCIA "Il presidente Fugatti: l'inceneritore, va fatto al più presto"
TRENTO. Tutti d'accordo sulla necessità di chiudere il ciclo dei rifiuti in Trentino e disponibili a prendere in considerazione l'idea, che per la Provincia è di fatto un obbligo da cui non si può sfuggire, a farlo realizzando un impianto di distruzione del residuo.
Ma una obiezione sul metodo che deve portare ad una scelta Franco Ianeselli l'ha sollevata. E non è un'obiezione da poco.«
Forse a logica non sarebbe corretto decidere prima la localizzazione e poi il tipo di impianto ma viceversa» ha detto il sindaco di Trento.
Ragionamento ad alta voce fatto ieri sera al microfono del consiglio comunale nel rispondere a un'interrogazione di Federico Zappini, consigliere di Futura.
L’assessore provinciale Tonina ha presentato alla giunta del Cal il documento che integra il Piano provinciale indicando di chiudere il ciclo con un impianto di 80mila tonnellate.