Colpo di scena, assolti a Parigi Airbus e Air France: nella tragedia morirono anche tre trentini. Famiglie disgustate
Nel disastro persero la vita 228 persone: tra di loro il direttore dell'Associazione Trentini nel Mondo, Rino Zandonai, il consigliere provinciale Giovanni Battista Lenzi ed il sindaco di Canal san Bovo Luigi Zortea
LA TRAGEDIA I drammatici dettagli dell’incidente del 1° giugno 2009
LA DINAMICA Il velivolo viaggiava a velocità ridotta
INCHIESTA Nuovi elementi in una ricostruzione della rivista Vanity Fair
PARIGI. Colpo di scena dalla Francia. La Corte d'Assise di Parigi ha assolto oggi, 17 aprile, il costruttore europeo Airbus e la compagnia aerea Air France in relazione al disastro aereo del volo AF447, che si inabissò nell'Atlantico il 1° giugno 2009 mentre volava sulla tratta Rio de Janeiro-Parigi.
Tra i morti ci furono tre trentini e tre altoatesini: Rino Zandonai (a destra nella foto), 60 anni, direttore dell'associazione Trentini nel Mondo, Luigi Zortea (a sinistra), 66 anni, sindaco di Canal San Bovo, e Giovanni Battista Lenzi (al centro), 58 anni, consigliere regionale del Trentino Alto Adige, che stavano rientrando in Italia dopo un viaggio di solidarietà in Brasile per progetti sostenuti proprio dalla onlus Trentini nel mondo.
Le vittime altoatesine furono invece Georg Martiner, 25 anni di Ortisei, residente a Bolzano ma nato in Brasile, di Alexander Paulitsch, 35 anni di San Candido, e di Georg Lercher, 34 anni, anche lui di San Candido.
Senza parole le famiglie delle vittime.
I fatti
Il 1° giugno 2009, il volo AF447 da Rio de Janeiro a Parigi si inabissò in pieno Atlantico. I piloti, disorientati da un guasto tecnico mentre attraversavano una zona di turbolenze, non erano riusciti a riprendere il controllo dell'A330. Nell'incidente morirono 216 passeggeri e 12 membri dell'equipaggio.