L’omaggio del Trentino alla Resistenza: «Oggi sia la festa di tutti, niente divisioni»
Questa mattina (25 aprile) le celebrazioni sono iniziate nella chiesa di San Francesco Saverio e proseguite con il corteo e la deposizione delle corone alle lapidi di Palazzo Thun, al Monumento in piazza Portela, alla galleria Partigiani e in piazza Mario Pasi. Infine, la cerimonia a palazzo Geremia
IL CORTEO Festa della Liberazione, le celebrazioni a Trento
LE FOTO La cerimonia del 25 aprile nella città di Trento
POLITICA Mattarella: «Tenete viva la memoria delle atrocità nazifasciste»
EVENTI Memoria fra passato e presente: il 25 Aprile con dibattiti e teatro
IL RICORDO Addio a Vilma Perghem, simbolo della Resistenza
TRENTO. Una festa e una ricorrenza fondamentale, per tutti, da valorizzare. E che lo dicano gli esponenti della sinistra, non è una notizia. Ma ad affermarlo sono anche gli esponenti della destra, al governo sia a livello nazionale sia a livello provinciale. E, oltre alle parole, almeno da parte di molti ci saranno anche i fatti. La Provincia, con il presidente Maurizio Fugatti e il vice Mario Tonina, era presente in piazza (e in chiesa) per gli appuntamenti istituzionali. Molti gli esponenti politici per celebrare questo 25 aprile, festa della Liberazione.
La cerimonia istituzionale è iniziata alle 9.15 nella chiesa di San Francesco Saverio in via Belenzani e proseguita con il corteo e la deposizione delle corone alle lapidi di Palazzo Thun, al Monumento ai Caduti presso piazza Portela, ex IMI presso la Provincia, alla galleria Partigiani e in piazza Mario Pasi. Infine, alle 11 a palazzo Geremia, la cerimonia di commemorazione con, come detto, il presidente Fugatti, ma anche il sindaco Franco Ianeselli e il Commissario del Governo Filippo Santarelli.
LE FOTO
La senatrice trentina della Lega Elena Testor che ha affermato ieri: «Sono sempre andata e anche quest'anno parteciperò. È una festa di tutti, anche se alcuni vogliono farla apparire diversamente, ed è molto triste che se ne parli in maniera divisiva. Anzi, al Senato noi del centrodestra abbiamo votato la mozione del centrosinistra, mentre loro non l'hanno fatto. Sul 25 aprile bisognerebbe essere più uniti».
Come accennato e come scontato chi sarà convintamente presente, istituzionalmente ma anche a titolo personale, perché ci crede davvero, sono gli esponenti della sinistra. A livello locale il segretario del Pd Alessandro Dal Rì aveva sottolineato: «Noi ci saremo, sia alle cerimonie sia alla festa alle Albere. E considerate le dichiarazioni di esponenti di vertice del governo, che mettono in discussione i valori del 25 aprile, quest'anno sarà ancora più importanti non mancare le celebrazioni».
In prima linea anche Sara Ferrari, parlamentare "Dem": «Credo che i cittadini riconoscano il 25 aprile a prescindere dal pensiero politico, è invece un pezzetto della politica che non è ancora riuscita a fare i conti con il passato». Presente, naturalmente, anche Paolo Zanella (Futura): «Dopo il corteo, dove ribadiremo a gran voce al presidente del Senato e ad altri del governo che la nostra Costituzione è antifascista, celebreremo il 25 aprile alle Albere».